Lavoro nero nel commercio, aziende sospese e sanzionate nella Marca
L’operazione dei carabinieri del Nil: comminate sanzioni per circa 180 mila euro

Proseguono i controlli dei Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, per verificare che i lavoratori siano regolarmente occupati e che vengano rispettate le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le ispezioni si sono concentrate su diversi settori, tra cui i pubblici esercizi e l’edilizia, coinvolgendo numerose aziende, molte delle quali individuate grazie all'analisi dei dati provenienti dall’Arma.
Nel corso delle verifiche, sono stati identificati 5 lavoratori in nero, tra cui una cittadina extracomunitaria irregolare. In particolare, durante un controllo presso un centro massaggi a Conegliano, gestito da cittadini cinesi, è stata sospesa l’attività per mancanza del Documento di Valutazione dei Rischi e per la presenza di una ragazza clandestina che lavorava senza contratto.
Anche due esercizi pubblici sono stati sospesi, uno a Montebelluna e uno a Castelfranco Veneto. Nel primo caso, due ragazze lavoravano senza contratto e senza copertura previdenziale, mentre nel secondo caso, una ragazza era impiegata come barista in nero. Un altro esercizio pubblico a Volpago del Montello è stato chiuso dopo che è stato trovato un lavoratore senza contratto che lavorava come aiuto cuoco.
I controlli hanno coinvolto anche i comuni di Asolo, San Zenone degli Ezzelini, San Fior, Susegana, Loria, Vittorio Veneto e Treviso, e hanno permesso di individuare ben 13 aziende inadempienti. Le violazioni riscontrate riguardano la mancata nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, la mancanza di sorveglianza sanitaria sui lavoratori e la mancata formazione.
In totale, sono state comminate sanzioni per circa 180.000 euro a seguito delle irregolarità riscontrate.
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