Lavoro in nero, sospesi un ristorante e un bar in centro a Treviso

Sotto la lente dell’Ispettorato del lavoro due locali e un laboratorio tessile. Sanzioni per oltre 20 mila euro 

Un ispettore del lavoro durante un controllo
Un ispettore del lavoro durante un controllo

Tre attività trevigiane, fra cui un bar e un ristorante del centro, sospese per aver impiegato lavoratori in nero e per mancato rispetto delle norme di sicurezza. E’ il bilancio dei controlli condotti sui contratti di lavoro e sulle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori da parte dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Treviso.

Destinatarie degli accertamenti tre aziende, due pubblici esercizi e un’azienda manifatturiera, controllate le posizioni lavorative di 18 dipendenti, 3 dei quali sono risultati essere in nero.

Nel primo locale, un ristorante asiatico del centro città, 2 addetti a servire su 8 erano privi di contratto di lavoro e di tutela: gli ispettori del lavoro hanno quindi adottato il provvedimento di sospensione, per il superamento della soglia del 10% di lavoro nero.

Nel secondo bar del centro, specializzato in aperitivi, 1 dipendente su 2 è risultato essere in nero, anche in questo caso quindi gli ispettori hanno adottato il provvedimento di sospensione per lavoro nero.

Il terzo provvedimento di sospensione ha riguardato un laboratorio tessile con 8 lavoratori in organico: in questo caso il provvedimento cautelare è stato emesso non per il superamento della soglia di lavoro nero, ma per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, tra cui la mancata elaborazione del piano di emergenza e di evacuazione.

Le ditte ispezionate hanno già proceduto alla regolarizzazione delle violazioni contestate, regolarizzando al contempo i lavoratori risultati senza contratto. In esito alle verifiche sono state contestate sanzioni per  22 mila euro. 

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