Larve nella pasta, il sindaco di Roncade cambia tutto: sì al pranzo al sacco
Il sindaco apre alle richieste dei genitori, ma sulla logistica rimanda alla dirigente: «L’amministrazione comunale attende risposte immediate a tutela degli alunni»

«Attendiamo risposte urgenti e adeguate». Il sindaco di Roncade Marco Donadel chiede sia fatta luce dalla ditta appaltatrice e dagli organi ispettivi sull’episodio verificatosi nella mensa della primaria di San Cipriano, dove sono state trovate larve all’interno di un pasto.
E assicura che le misure dell’amministrazione, ad esito delle indagini, saranno inflessibili. Nel frattempo, apre alle istanze dei genitori che chiedono di procedere con pasti al sacco. Ma sulla logistica, rimanda alla dirigente scolastica.
«Siamo consapevoli delle preoccupazioni e delle difficoltà che questo grave episodio sta causando alle famiglie roncadesi» afferma il primo cittadino. «Nel contempo – prosegue – voglio rassicurare tutti sul fatto che, alla luce dei risultati degli accertamenti in corso, saremo inflessibili nell’assumere le conseguenti decisioni nell’interesse esclusivo dei nostri studenti e della loro sicurezza».
Le indagini
Dalle verifiche svolte e dalla relazione ufficiale comunicata dalla ditta responsabile del servizio, è emerso che la pasta coinvolta nell’episodio proviene da una partita di 280 chili uscita dal centro di cottura. Una quantità smistata in 64 contenitori differenti, successivamente distribuiti in 34 plessi scolastici, in 8 comuni diversi.
A Roncade sono stati consegnati 7 contenitori, dei quali solo 2 destinati alla mensa di San Cipriano. Le larve, stando alle ultime ricostruzioni, sarebbero state ritrovate esclusivamente in uno di questi due contenitori.
Nel frattempo, venerdì il sindaco Donadel ha convocato con urgenza un tavolo di lavoro che ha visto la partecipazione della ditta fornitrice del servizio di refezione scolastica, dei responsabili dell’ufficio comunale competente, di alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’istituto comprensivo, oltre ai referenti delle mense, ai rappresentanti dei genitori e al biologo incaricato dal Comune.
Pasti da casa
Durante l’incontro, i referenti dei genitori hanno chiesto di poter provvedere autonomamente ai pasti dei bambini e di permettere loro di consumarli all’interno della scuola. Il sindaco ha accolto l’istanza, sottolineando però che tale decisione deve essere concordata con la dirigenza scolastica che sta verificando la fattibilità della proposta, e con la quale è già stato fissato un incontro per lunedì.
Per quanto riguarda l’affidamento del servizio di refezione scolastica, l’iter di gara è stato gestito interamente dalla Stazione Unica Appaltante (Sua) della Provincia di Treviso, che ha concluso l’esame delle offerte lo scorso giugno. Pertanto l’esito della gara, precisa il Comune di Roncade, «non dipende da scelte dell’amministrazione».
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