L’Artegrafica ha una sua regola: crederci, e continuare a investire
L’azienda di Casale sul Sile si pone come punto di riferimento in ambito tecnologico: andando a ritroso nel tempo è possibile leggere questa attitudine come il vero marchio di fabbrica
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TREVISO. Hanno appena investito un terzo del loro fatturato annuo in un nuovo macchinario per continuare a crescere.
«Raccontando la nostra storia e le recenti scelte aziendali voglio testimoniare quanto sia importante credere con entusiasmo e voglia di crescere nella propria attività d’impresa».
Parole di Paolo Zaia, titolare assieme alla madre Anna Maria e alla sorella Carla della tipografia “L’Artegrafica”, con sede a Casale sul Sile.
Innovazione continua
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«Oggi, la sfida principale, è quella di essere all’avanguardia sul fronte tecnologico e organizzativo, per farlo è importante amare questo lavoro, crederci e investire. Questo è il dna della nostra azienda – spiega Paolo Zaia – anno dopo anno una quota importante dei nostri fatturati è sempre stata dedicata allo sviluppo di nuove tecnologie per rispondere in maniera più efficiente alle esigenze dei clienti e anticipare lo sviluppo del nostro mercato di riferimento».
Nella sede di Casale di Artegrafica, in un nuovo spazio di 5000 metri quadrati inaugurato nel 2018, si stampa di tutto: cataloghi, adesivi, volantini, brochure, anche le schede elettorali per il recente referendum nazionale.
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Dall’inizio di quest’anno c’è un nuovo dispositivo, una vera e propria Ferrari della stampa offset.
«All’inizio di febbraio è arrivata in azienda la nuova macchina tipografica Heidelberg XL 106, un dispositivo di tecnologia tedesca, che consente di realizzare in un’ora ciò che prima veniva stampato in tre ore. In una fase di mercato dove le richieste dei nostri clienti, in particolare quelli della grande distribuzione, vanno evase in tempi rapidissimi, quasi istantanei, un investimento di questo tipo rappresenta una svolta importante».
Il costo di questo nuovo macchinario rappresenta da solo oltre un terzo del fatturato dell’azienda, «che si aggira attorno ai nove milioni di euro all’anno», spiega Zaia.
E non è la prima volta che Artegrafica si pone come punto di riferimento in ambito tecnologico: andando a ritroso nel tempo è possibile leggere questa attitudine come il vero marchio di fabbrica.
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Già nel 2018 infatti L’Artegrafica aveva scommesso sul futuro acquistando l’attuale sede di via Martin Luther King, nella zona industriale a Casale: «Avere a disposizione più spazio», spiega il titolare, «ci ha consentito di organizzare al meglio la distribuzione delle fasi produttive e di ottimizzare i diversi reparti. Anche in quel caso si è trattato di una scommessa importante sul futuro, con l’assunzione da parte di tutti di significativo rischio d’impresa. Un passo alla volta, con i tempi giusti, anche i piccoli artigiani possono evolversi».
Eredità e crescita
È un attivismo, quello di Paolo, che ha raccolto sia sul fronte imprenditoriale, sia su quello della rappresentanza (in Casartigiani, dove siede nel direttivo) l’eredità del padre Adriano, fondatore nel 1973 dell’attività di famiglia e già presidente, negli anni ’80, dell’associazione.
Quell’attività nata al piano terra della casa di famiglia, in via Nuova Trevigiana, all’inizio degli anni ’70, si è sviluppata anno dopo anno.
«La Tipografia Moderna ha iniziato a operare quando ero ancora bambino nel piccolo laboratorio della nostra casa», ripercorre Zaia, «poi si è spostata vicino alla barchessa di Casale. Anche nei momenti di crisi, come oggi, prima con la pandemia e ora con la guerra, bisogna crederci».
Lo sviluppo dell’azienda ha visto la creazione di sei reparti, tutti connessi: studio grafico, studio tecnico, prestampa, stampa (offset e digitale), legatoria e magazzino. A questo si aggiungono gli uffici amministrativi e la segreteria.
«Il prossimo passo consiste nel diventare il più possibile indipendenti anche dal punto di vista energetico. L’aumento dei costi sta diventando insostenibile, siamo passati dal pagare 15 mila euro al mese di bollette a una cifra che è il doppio, è come avere un mutuo in più sulle spalle. Per questo installeremo un impianto fotovoltaico sul tetto e già ci siamo rivolti a un fornitore che offre elettricità prodotta al 100% da fonti rinnovabili».
Nuova generazione
Al piano superiore, dove si trovano gli uffici di
Artegrafica, si può apprezzare anche per immagini la storia dell’azienda, i lavori svolti per importanti clienti, dalla Biennale di Venezia alla Regione Veneto fino ai marchi di eccellenza del Nordest. Al piano di sotto, le enormi macchine risuonano macinando fogli e imprimendo i loro inchiostri a velocità altissima.
Si guarda al futuro anche con le nuove generazioni della famiglia: «Lavorano già con noi mio figlio Nicola, vent’anni, in produzione – racconta infine Paolo Zaia – e le due figlie di mia sorella, Martina ed Eleonora, 25 e 20 anni, in contabilità». —
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