La storia dell'ingegnere di Miane che molla tutto per il Prosecco

Miane. Matteo Toffolatti lancia un’azienda che si occupa di turismo in bicicletta tra le colline della Docg

MIANE. Pedalando sulle colline del Conegliano Valdobbiadene tra gli ordinati filari di uva glera, rinfrancati da soste a base di bollicine e specialità culinarie del trevigiano. L’idea l’ha avuta il follinese Matteo Toffolatti, 36 anni, ingegnere con la mente da creativo.

Dopo la laurea lascia il Belpaese per scegliere gli sconfinati spazi australiani. A bordo del suo furgoncino-casa visita tutto il continente in solitaria entrando in contatto con tradizioni e cultura molto lontani da quelle d’origine. «Nel 2013 stavo viaggiano in giro per l’Australia – racconta Matteo – e nei lunghi momenti di solitudine ho cominciato a pensare alla mia vita, al mio futuro e alla mia terra lontana. Mi sono reso conto che di far l’ingegnere e star tutto il giorno davanti al computer non ne avevo proprio voglia. Inoltre, mi mancava il mio Paese. In questo lungo periodo di lontananza da casa ho capito quanto bene si stesse da noi, sia dal punto di vista umano che culturale».

Nel 2014, rientrato a Follina, chiama a raccolta un po’ di amici per iniziare a lavorare sulla sua intuizione. Il team comincia a prendere forma con un grafico, un sistemista, un assicuratore e un maestro di mountain bike. Tutti della zona. Il primo vero passo che ha concretizzato ciò che fino ad allora era rimasto solo sulla carta è stata l’apertura nel 2016 a Miane di un’agenzia viaggi per la vendita di pacchetti turistici. Inizia così l’avventura di Italy Pro Cycling. In poco più di un anno sono stati oltre 450 i cicloturisti accompagnati sulle colline candidate Unesco, otto i Paesi di provenienza dei visitatori che sono soprattutto americani e un totale di 57 giornate di tour tra natura, paesaggio e tipicità del Conegliano Valdobbiadene Doc e Docg.

«Quello che ha spinto tutti noi fin dall’inizio – continua l’ingegnere di Follina con la passione per la bici – è promuovere il nostro territorio e la nostra cultura attraverso un’attività sportiva. Lavoriamo soprattutto con stranieri che trasmetteranno nel loro Paese di provenienza, una volta rientrati, l’esperienza che hanno vissuto tra i vigneti e le colline dei nostri luoghi. Vogliamo che la ricordino per sempre con tutto lo splendore che merita e che meritano le persone che hanno lavorato questa terra per renderla così. Nell’ultimo periodo l’interesse dei viaggiatori per il cicloturismo è cresciuto notevolmente e di pari passo la nostra offerta che si è allargata anche alle famiglie e ai più piccoli. Siamo inoltre in collaborazione con il consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano-Valdobbiadene docg che ha riconosciuto il valore dell’attività che svolgiamo sul territorio».

La start up trevigiana si occupa anche di raccogliere fondi da destinare al sociale con la partecipazione alla Prosecchissima Mtb Race di alcuni ultratleti impegnati per 24 ore sul tracciato. Ma il merito forse più grande: diffondere su larga scala la straordinaria vocazione ciclistica delle colline del Prosecco.
 

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