La folle gara in auto e il morto a Salgareda: kosovaro espulso

SALGAREDA. Dopo lo schianto della notte del 25 maggio 2017 in cui morì un operaio di Eraclea, il kosovaro Edmon Balaj, 27 anni, era finito sotto inchiesta dalla procura di Venezia gli che gli contestava l’omicidio stradale. Il sospetto era che lo’incidente fosse stato causato da una folle gara d’auto ingaggiata ad altissima velocità con il cugino, Kajtaz Kukiqui, 22 anni di Cessalto. Per l’incidente che costò la vita al cinquantenne Giuliano Babbo, Balaj era stato prima arrestato e poi scarcerato.
Cinque mesi più tardi, i carabinieri della compagnia di Conegliano, lo avevano arrestato di nuovo perché in casa deteneva quasi mezzo chilo di marijuana con un principio attivo molto alto tanto da poterne ricavare 2.160 dosi. Non solo, nel corso della perquisizione del suo appartamento in via dei Mariuzzi a Salgareda i carabinieri trovarono una pistola Browning’s calibro 7.65 con 17 proiettili. Per questo fatto, Balaj è stato condannato pochi giorni fa ad una pena di 2 anni e 4 mesi.
Ma all’eventuale processo che ora lo vede indagato, in concorso con il cugino Kukiqui, per omicidio stradale, omissione di soccorso e violazione dell’articolo 9ter del codice della strada sulle gare di velocità, non parteciperà perché il giudice del tribunale di Sorveglianza di Venezia ha deciso di espellerlo dal territorio italiano. Balaj, da qualche giorno non vive più a Salgareda ma si trova in Kossovo e non potrà più tornare in Italia, pena l’arresto, per un periodo di almeno 10 anni.
Il nome di Balaj è legato all’incidente mortale della notte del 15 maggio dell’anno scorso, avvenuto lungo la bretella del centro commerciale “Piave” a San Donà. Secondo la procura della Repubblica di Venezia, che ha chiuso le indagini sull’incidente e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di Kukiqui e Balaj, quella notte i due cugini kosovari stavano ingaggiando una gara di velocità lungo via Del Monaco.
All’improvviso l’Audi A3 di Kukiqi si schiantò contro la Ford Focus dell’operaio di Eraclea che stava tornando a casa dopo il turno di lavoro in fabbrica alla 3B di Salgareda. L’Alfa 147 di Balaj, invece, non era stata direttamente coinvolta nello schianto.
Dopo il pauroso frontale, i due cugini erano scappati, senza prestare alcun soccorso a Babbo. Kukiqi fu poi sorpreso dai carabinieri al pronto soccorso dell’ospedale di Trieste dove era andato per farsi medicare le ferite riportate nello schianto con l’auto di Babbo. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso