La denuncia di una donna trevigiana: «Orologio anti stalker difettoso, così non mi sento al sicuro»
Il dispositivo permette alla vittima di allertare le forze dell’ordine qualora il persecutore si avvicinasse troppo, ma qualcosa nel meccanismo, secondo quanto denunciato dalla donna, non starebbe funzionando a dovere
L’orologio anti stalker, consegnato a una donna trevigiana vittima del suo persecutore, non funzionerebbe a dovere.
Il dispositivo permette alla vittima di allertare le forze dell’ordine qualora il persecutore si avvicinasse troppo, ma qualcosa nel meccanismo, secondo quanto denunciato dalla donna, non starebbe funzionando a dovere.
«Il mio dispositivo elettronico, consegnatomi venerdì scorso, non funziona bene» recita il messaggio inviato dalla donna, «Una guerra questa settimana tra ricaricarlo di continuo perché si scarica in fretta, segnali quando la batteria va sotto il dieci per cento, segnali anomali e segnale che non è partito quando domenica l’imputato ha violato il divieto (mi hanno chiamato i carabinieri per vedere se stavo bene ma il dispositivo non ha dato segnali)».
La donna riferisce quindi di aver essersi scontrata anche con le forze dell’ordine. Ma quello che ritiene inaccettabile è che «il dispositivo non funziona, e io sono sempre sul chi va là».
Quindi ancora problemi con la ditta che fornisce il dispositivo. Nel complesso, una situazione di grande difficoltà e incertezza in un contesto non facile. Insomma, non bastasse la tensione per la persecuzione subita dallo stalker, ci sono pure le difficoltà tecniche da risolvere: «Situazione assurda, che non tutela le vittime».
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