Iveco assume altri venti operai Merito del Lince

Il blindato prodotto a Vittorio dalla società del gruppo Fiat viene utilizzato in Afghanistan e nei teatri di guerra
Di Francesco Dal Mas

VITTORIO VENETO. Da dove arriveranno le prossime assunzioni in un’area come quella di Vittorio Veneto? Non è da crederci, ma dalla Fiat. Ovvero, dalla Iveco, e, quindi dall’economia di guerra. Lo fa sapere, «con viva soddisfazione» il sindaco Gianantonio Da Re che ha avuto modo di parlare con i dirigenti della fabbrica vittoriese, alle dipendenze di quella di Bolzano, e che «con sorpresa ho avuto modo di apprendere che l’Iveco di Vittorio Veneto non solo gode di ottima salute, ma presto passerà a una decina, forse una ventina di assunzioni». Insieme, per altro, ad altre aziende della città e dei dintorni; un nome fra tutti, la “Kappa”, dove l’incremento dell’organico è giù avvenuto. Ma la sorpresa del sindaco si motiva per il fatto che la Iveco, da una parte, appartiene al gruppo Fiat, che oggi è costretto alla cassa integrazione, quando va bene, piuttosto che interessato all’ampliamento degli organici, e dall’altra opera nel settore dell’industria militare. «Mi risulta, insomma, che il blindato ‘Lince’, la cui componentistica viene realizzata nello stabilimento di Vittorio Veneto, è un mezzo che se la cava molto bene per la sicurezza, tanto che in Afghanistan pare che chiedano dei passaggi anche i militari americani. Il veicolo, per altro, è stato adocchiato anche dall’esercito russo, tanto che l’azienda Oboronservis, controllata dal ministero della difesa, ha sottoscritto una joint venture per la produzione dei ‘Lince’ in versione nazionale sul proprio territorio. Le commesse, italiane e straniere, sono dunque in aumento, da qui il maggior lavoro a Vittorio Veneto. «Noi siamo tutt’altro che guerrafondai, d’altra parte i nostri militari operano per la pace, questi» spiega il sindaco «sono dunque mezzi di prevenzione». L'Iveco LMV, Light Multirole Vehicle (Veicolo Leggero Multiruolo), denominato “Lince” dall'esercito italiano e “Panther” da quello inglese, è un mezzo blindato leggero di nuova generazione. Nato dall’idea di creare un veicolo con la mobilità di un fuoristrada e la protezione di un blindato – spiegano in azienda - è impiegato per supportare le forze armate impegnate in missioni internazionali di peace-keeping. La prospettiva è di una progressiva crescita, perché il “LMV”, progettato e costruito dall’Iveco Defence Vehicles di Bolzano, e quindi di Vittorio Veneto, ad oggi è già stato venduto a dieci Stati europei per oltre 3000 pezzi. Non sono mancate polemiche, nei mesi scorsi, sulla presunta insicurezza del mezzo. Ma nei fatti il blindato dell’Iveco è molto richiesto. «Al fine di massimizzare la protezione dell’equipaggio nel caso di esplosione di mine antiuomo, anti-carro armato – esemplifica sempre l’azienda - è stata particolarmente curata la sicurezza all’interno della cabina, grazie a una struttura concepita per assorbire e disperdere l’energia e all’impiego di sedili appositamente ammortizzati». La versione base del LMV ha un peso totale a terra di 7000 chilogrammi e un carico utile di 2300 chili.

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