Il prof è senza casa, appello della preside: in dieci offrono stanze o appartamenti
Emergenza abitativa soprattutto per gli insegnanti che arrivano dal Sud: le soluzioni con l’aiuto dei sindaci. Il caso all’istituto comprensivo di Meduna di Livenza, Motta e Cessalto

Gli insegnanti da fuori regione non trovano casa: la scuola lancia un appello ai sindaci per chiedere aiuto. Dieci persone si sono fatte avanti e hanno già risposto positivamente all’invito di Giovanna Vitale, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo che unisce le scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie) di Meduna di Livenza, Motta e Cessalto.
L’emergenza
L’appello riguarda l’emergenza abitativa dei dipendenti delle scuole. Se a Motta ci sono alberghi a buon prezzo, e qualche appartamento in affitto, a Cessalto gli insegnanti si sono attrezzati affittando delle stanze sempre in una struttura ricettiva. Ma a Meduna, invece, la situazione è ben più problematica, al punto che l’altro giorno Vitale ha avuto un colloquio con il sindaco Arnaldo Pitton per venire a capo della situazione.
Da Meduna arrivano i primi segnali di disponibilità verso il corpo insegnante. Da dire che, con l’assegnazione delle cattedre, questa problematica riguarda tutta Italia, in particolar modo investe gli insegnanti delle scuole che partono dal Sud. E anche il personale non docente, tra bidelli e amministrativi, fa molta fatica dalle nostre parti a recuperare una stanza. «Io vorrei un impegno preciso, da parte delle amministrazioni, affinché si possa risolvere questa problematica una volta per tutte – ha dichiarato ieri la dirigente scolastica Giovanna Vitale – non si trovano case in affitto o stanze a buon mercato. Questo comporta una grave problematica, in quanto gli insegnanti non possono dilapidare i loro stipendi nelle stanze d’albergo».
Le disponibilità
A Meduna il sindaco ha già ottenuto la disponibilità di una decina di possibili locatori. «In giunta e in consiglio porteremo un atto di indirizzo, per sensibilizzare ancora di più le persone – ha raccontato Pitton – alcuni proprietari vogliono mettere in affitto una o due stanze, oppure piccoli appartamenti nella pertinenza di quelli dei proprietari. Se ne trovano in centro e anche a Mure. Tutto verrebbe regolato dai contratti».
A Motta di Livenza l’albergo Disarò, quello noto per il giorno delle Ceneri in cui prepara la “renga”, affitta camere d’albergo agli insegnanti, a non più di 40 euro. «Sono però camere volatili, non fisse – precisa il gestore – gli insegnanti ce le chiedono per qualche giorno. Poi si sistemano altrove. E tuttavia io ho un buon movimento».
Nel comprensorio infatti cercano casa anche gli insegnanti che lavorano non necessariamente a Cessalto, Meduna e Motta, ma anche nelle località vicine. «Per quest’anno scolastico so che gli insegnanti provenienti da lontano hanno risolto la problematica affittando stanze d’albergo doppie e triple, a buon mercato – ha spiegato il primo cittadino di Cessalto, Emanuele Crosato – si tratta di una problematica nuova, che va studiata e approfondita».
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