Innovazione scolastica Il festival continua dopo la visita di Bianchi

Francesco Dal Mas
Allegranzi Valdobbiadene Ministro istruzione Patrizio Bianchi per il festival dell'innovazione scolastica
Allegranzi Valdobbiadene Ministro istruzione Patrizio Bianchi per il festival dell'innovazione scolastica

VALDOBBIADENE

Si conclude oggi il festival dell’Innovazione scolastica che ieri pomeriggio ha visto presenti, fra gli altri, il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, e l’assessore regionale Elena Donazzan.

Un festival che, secondo le prime dichiarazioni del ministro, il prossimo anno potrebbe assumere u respiro nazionale. «Avverto con orgoglio, come amministratore locale, quando questa comunità scolastica – ha riconosciuto il sindaco Luciano Fregonese - sia propositiva e proattiva, che non si limita a lamentarsi. Il ministro troverà in voi – ha aggiunto, rivolto agli istituti valdobbiadenesi - un esercito pacifico; avete già vinto, sono colpito nel profondo e vi ringrazio». La battaglia vinta è quella della ripartenza in… presenza. All’inaugurazione sono intervenuti, oltre al sindaco, Alberto Raffaelli, direttore della Scuola di Formazione Professionale Dieffe, Giuliana Barazzuol, dirigente scolastico del Verdi, Marco Ferrari, preside del Liceo “Malpighi” di Bologna e presidente dell’associazione “ApiS – Amore per il Sapere”, e Luigi Ballerini, psicoanalista, scrittore ed esperto di tematiche giovanili.

«Alla vigilia di ogni primo giorno di scuola mi chiedo: “Che coraggio ci vuole per sostenere la speranza dei giovani?”. Questo è il coraggio che ci vuole: trattare i nostri ragazzi sul serio» ha commentato Raffaelli. E Barazzuol ha specificato sul tema del festival: «Senza fare innovazione non riusciamo ad incontrare i nostri ragazzi. Il desiderio di innovare nasce da questa constatazione.

Per questo presenteremo 20 progetti innovativi sul piano della programmazione, della valutazione, dell’organizzazione che abbraccia l’intero Paese da nord a sud e i diversi ordini di scuola dalla primaria fino alla secondaria superiore».

L’obiettivo del Festival è stato quello di presentare «una scuola fuori dagli stereotipi e tutt’altro che passiva e depressa ma capace di ripensare se stessa, mettendo in campo energie positive e appassionate professionalità». —



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