Ingiurie sessiste, urla e minacce da una balorda contro la cameriera

Al King Pub di Vittorio Veneto. L’episodio è stato filmato, irriferibili gli epiteti alla donna. Il titolare scrive alla sindaca: «Così non si va avanti»

Francesca Gallo
La cliente molesta ripresa dalla videocamera interna, la cameriera di spalle dietro il bancone
La cliente molesta ripresa dalla videocamera interna, la cameriera di spalle dietro il bancone

Epiteti sessisti contro una barista del King pub. «Tr… di m… sei proprio una tr…». Ma anche minacce: «So cosa fate là dietro, vedrai...». Non c’è pace per il locale sul lungo Meschio. Questa volta è andata in scena un’escalation di battute volgari e pesanti di una cliente alla barista.

All’invito ad andarsene dal pub la giovane battendo i pugni ha annunciato che non si sarebbe mossa, concludendo con il più classico: «Tu non sai con chi stai parlando».

L’episodio è accaduto sabato pomeriggio, con tanto di intervento dei carabinieri. Protagonista una componente della baby gang (ma ci sono anche adulti) che sostano sul parchetto del lungo Meschio.

Il fatto è stato filmato, i toni sono sconcertanti. La dipendente ha dimostrato grande calma e autocontrollo.

«Questa volta è andata bene», dice il titolare Francesco Dalle Crode, «ma adesso basta. È inaccettabile che una lavoratrice debba sentirsi insultare con epiteti sessisti per non aver servito un caffè corretto a persone solite stazionare nel parchetto adiacente».

In serata la sindaca Mirella Balliana si è recata alla paninoteca per portare la propria solidarietà alla dipendente.

«Come titolare sento la responsabilità non solo di garantire lavoro ai miei collaboratori e un servizio di qualità ai clienti, ma prima di tutto di assicurare un ambiente di rispetto e sicurezza per tutti», dice Dalle Crode.

L’area attorno al King pub è da tempo al centro di polemiche per questioni di ordine pubblico. Alcuni avventori, a fine gennaio, erano stati picchiati all’esterno del locale dalla gang che ormai da tempo staziona sulle panchine.

«Purtroppo, nonostante la disponibilità mostrata dalla sindaca a più incontri, alle promesse non sono seguiti interventi concreti», fa sapere il titolare, «a questo si aggiunge il danno economico crescente, legato alla percezione, ormai diffusa, di un’area non sicura, che scoraggia la clientela e compromette la sostenibilità del punto vendita».

Sabato Dalle Crode si trovava in un altro punto vendita a Torino, ma informato di quanto accaduto fatto ha inviato una lettera alla sindaca Balliana.

«La situazione sta causando un grave danno d’immagine al gruppo che rappresento», scrive, «con un conseguente e significativo calo del fatturato del punto vendita interessato. Ma ciò che più ci preoccupa è la mancanza di rispetto nei confronti del personale, in particolare delle lavoratrici. Purtroppo, siamo giunti alla conclusione che il Comune di Vittorio Veneto, al momento, non sia in grado di garantire un adeguato livello di ordine pubblico e sicurezza nelle aree di sua competenza. Riteniamo altresì che il comando di polizia locale non abbia adempiuto in modo efficace ai propri compiti».

Dalle Crode ha fatto sapere che la società sta valutando di delocalizzare.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso