Il Consiglio elimina la tassa sull’ombra, adesso tocca a Roma

L’assemblea municipale ha tolto il balzello, entro la fine di febbraio il ministero dovrà dare l’ok al provvedimento

CONEGLIANO. La tassa sull'ombra sparisce, probabilmente. Lunedì, 30 gennaio, il consiglio comunale ha approvato la modifica del regolamento, togliendo il balzello sulle "insegne aggettanti al suolo". Dovrà essere però il Ministero dell'Economia e Finanze a stabilire se è valida e non in contrasto con la normativa a livello nazionale. Come i vari provvedimenti economici locali sarà trasmesso al dipartimento ministeriale, che entro 30 giorni dovrà dare, o meno, il via libera.

Insegne sporgenti? A Conegliano arriva la "tassa sull'ombra"

«Questa tassa viene pagata dal 1993, nel 1997 l'allora amministrazione comunale non ha recepito il regolamento che poteva prevedere delle esenzioni - ha spiegato il sindaco Floriano Zambon -. E' vero che sono passati degli anni e tutti hanno delle responsabilità, ma altrettanto vero che l'approccio a Conegliano è diverso che da altri parti. Ad esempio a Castelfranco si continua a pagare ancora la tassa sulle tende (abolita un anno e mezzo fa a Conegliano) e in tanti altri Comuni della provincia si paga attraverso la Tosap o la Cosap. Il problema è che da anni si attende una riforma sulla tassazione locale».

A Conegliano torna la tassa sull’ombra, rivolta dei negozianti

Già nel 2015 a Conegliano fa era stata eliminata la tassa sulle tende, a seguito della protesta dei commercianti. Ora le nuove lamentele hanno portato ad aggiungere un comma al regolamento comunale, in cui si specifica che non è dovuta nemmeno l'imposta della proiezione delle insegne sul suolo pubblico. Sono 19 le insegne tassate in città, per una somma totale di 301 euro. Il caos che si è creato però ha avuto ripercussioni sull'immagine di Conegliano oltre i confini nazionali. Il Partito Democratico, sottolineando la necessità di eliminare il balzello, si è astenuto dalla votazione. Ha evidenziato come si dovesse intervenire in precedenza rivendendo i diversi regolamenti e non ha condiviso il modo di procedere dell'amministrazione. «In cinque anni questa amministrazione non è riuscita a trovare tempo e modo di rivedere i regolamenti - ha evidenziato il capogruppo Alessandro Bortoluzzi -. Dispiace rilevare che si sente sempre dire che lo Stato e Roma non fanno il proprio dovere, che il Comune è virtuoso, ma quando si ha il compito di riscuotere delle imposte comunali non si fornisce una grande prova. In una certa misura questa problematica è eredità della Conegliano Servizi, svolgeremo delle verifiche sui documenti».

Sulla stessa linea critica anche il Movimento 5 Stelle, che però ha votato a favore alla modifica del regolamento. «Ben venga l'iniziativa - ha dichiarato il capogruppo dei penta stellati, Massimo Bellotto -. Ma già un anno e mezzo fa si era intervenuti su questo regolamento. In questi cinque anni si potevano rivedere tutti i regolamenti all'interno del Comune di Conegliano. A livello di immagine della città, la tassa sull'ombra ha inciso molto più dei 300 euro, in modo negativo per i cittadini coneglianesi e chi lavora con il nome di Conegliano». Entro febbraio il Ministero dovrà vagliare i provvedimenti sulle varie imposte, per il resto rimaste invariate.

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