Genitori pestati per la droga: dieci anni di vessazioni
Tenuti sotto scacco dal figlio 36enne che li sfruttava per gli stupefacenti, poi hanno trovato il coraggio di denunciarlo: è stato allontanato da casa su ordine del questore di Treviso
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Dovrà mantenersi ad almeno mezzo chilometro di distanza dai genitori il trentaseienne destinatario di una misura di allontanamento disposta dal questore di Treviso, Alessandra Simone. Il provvedimento pone fine all’incubo di una coppia di anziani ottantenni, vittima, da almeno un decennio, di violenze e vessazioni da parte del figlio, un soggetto tossicodipendente, già noto alle forze dell’ordine.
L’indagine
L’indagine della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Treviso, è scattata dopo la denuncia presentata dai genitori del trentaseienne e ha trovato riscontro negli interventi delle volanti della polizia di Stato nell’abitazione dei coniugi. Da questi è emerso infatti un quadro di violenze iniziate oltre dieci anni fa e legate alla tossicodipendenza del figlio.
Un decennio di paura e tensione fra le mura domestiche, scaturite dalle continue richieste di denaro che il ragazzo usava per procurarsi degli stupefacenti. Più volte i genitori avevano tentato di aiutarlo, avviandolo ad un percorso di riabilitazione che non ha mai sortito gli effetti sperati.
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L’ammonimento
Esasperata dalla situazione, dopo innumerevoli minacce e aggressioni, fisiche e psicologiche, la coppia ha deciso di denunciare i soprusi subiti.
Nel febbraio 2024, nei confronti dell’uomo era scattato un primo ammonimento del questore per condotte di violenza domestica. Vani i successivi tentativi di indirizzare il trentaseienne a percorsi di recupero dalla tossicodipendenza, dal momento che l’indagato aveva sempre abbandonato le comunità terapeutiche.
Una volta fuori, il copione si ripeteva e riprendevano i comportamenti vessatori nei confronti dei genitori, fra richieste di denaro e minacce sempre più pressanti che la coppia non poteva fare altro che assecondare, per paura e per impotenza.
Il divieto di avvicinamento
Gli agenti della Squadra Mobile, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno infine applicato nei confronti del trentaseienne la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese, che impedirà all’uomo di avvicinarsi ad una distanza inferiore di 500 metri dalle vittime.
Una misura cautelare drastica la cui violazione può essere punita con l’arresto. L’operazione della polizia di Stato si inserisce nell’ambito delle attività volte a prevenire e contrastare i reati da Codice Rosso, introdotto nel 2019 per identificare una categoria di crimini gravi quali violenza domestica, stalking e abusi sessuali. —
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