Fusione coi Comuni vicini Segusino frena: non serve
I due candidati sindaco respingono questa soluzione per ridurre i costi Paulon: «Prima percorriamo altre vie». Montagner: «Ascolteremo i cittadini»

SEGUSINO. Sono due generazioni a confronto quelle rappresentate dalla 34enne candidata sindaco di “Insieme per Segusino” Gloria Paulon e dal 58enne Dionigi Montagner leader di “Per il bene comune”, allo scontro diretto domenica 11 giugno nelle amministrative per il comune di Segusino. Ma simile è la visione sul futuro del comune che necessita per i due candidati di un rinnovo generazionale in grado di rilanciare turismo e attività produttive. Non a caso entrambe le liste sono composte per la maggior parte da giovani volti alla prima esperienza nella politica del Comune, ma già ben inseriti nel mondo dell’associazionismo locale. «Servono iniziative per i giovani», secondo Montagner, volontario e fondatore della Protezione civile di Segusino, sceso in campo in extremis con l’obiettivo primo di scongiurare il rischio commissariamento per Segusino. «Rinsaldare il legame dei giovani con il territorio attraverso le associazioni locali» è il punto di partenza per Paulon, prima candidata sindaco donna per Segusino, mamma e lavoratrice con un curriculum arricchito da esperienze oltreoceano. Al centro del dibattito una questione annosa che riguarda la possibile fusione con i comuni limitrofi: da una parte Valdobbiadene e dall’altra Quero Vas. Piedi per terra sia per Paulon che per Montagner che individuano l’eventualità di fusione con altri comuni come ultima nella scaletta delle vie da tentare. «Prima sarà da valutare», conferma la candidata sindaco di “Insieme per Segusino”, «l’unione dei servizi seguendo l’esempio delle collaborazioni già avviate come quelle con il Comune di Vidor e con l’Unione Montana Feltrina. Questo ci permetterà di ottimizzare i costi». La decisione ultima sulla fusione spetterà eventualmente ai cittadini per il candidato sindaco di “Per il bene comune” che parla di “referendum” pur puntando principalmente sulla condivisione dei servizi con i comuni limitrofi. Uno dei nodi sui quali si gioca il rilancio del Comune di Segusino è per Paulon e Montagner il turismo che ha le sue risorse più importanti nei borghi di Stramare e Milies. «La richiesta c’è», specifica Gloria Paulon, «ma mancano le strutture ricettive. Punteremo allora sui bandi per i privati che intendono aprire attività e sulla semplificazione burocratica». Associazioni di volontariato e nuove iniziative è il binomio su cui spingere per Dionigi Montagner. Infine ricominciare dalla sistemazione dei suoi luoghi caratteristici è il “la” dal quale partire per una Segusino da rinnovare.
Argomenti:amministrative 2017
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