Furto al wine shop di Oderzo, vino pregiato rubato dal caveau

Ladri esperti hanno rubato vini e distillati pregiati dal caveau del wine shop Aida: il danno è ancora da quantificare, indagini in corso tra telecamere e tabulati telefonici

Marco Filippi
L’esterno del wine shop Aida a Oderzo dove è stato messo a segno un grosso furto di vini pregiati
L’esterno del wine shop Aida a Oderzo dove è stato messo a segno un grosso furto di vini pregiati

Colpo grosso al “wine shop” «Aida» di via Verdi a Oderzo. Nella notte di ieri, un commando di ladri è riuscito ad entrare nel negozio che vende distillati e vini di pregio ed ha rubato numerose bottiglie custodite nel caveau del “wine shop” del valore addirittura di migliaia di euro ciascuna.

È stato il titolare del noto esercizio commerciale Sandro Cal, conosciutissimo nell’ambiente e sommellier Ais, a fare l’amara scoperta ieri mattina, quando è andato nel negozio di via Verdi per l’apertura.

Il raid

Per entrare, nella notte, i ladri avevano sfondato un portone nel retro del negozio e sono poi riusciti a fare breccia tagliando e scardinando gli infissi delle finestre. Una volta all’interno, i ladri sono andati a colpo sicuro nel caveau dove erano custodite alcune bottiglie di vini e distillati molto pregiati. «È stata sicuramente un’amara sorpresa - racconta Cal -. È come se avessero agito a colpo sicuro, sapendo dove cosa andare a rubare».

Quello dei furti nelle cantine e nei negozi di vino è una realtà in forte aumento negli ultimi anni nella Marca, complice anche la notorietà ormai planetaria dei vini trevigiani, a partire naturalmente dal prosecco. «Non sappiamo ancora quantificare il danno - precisa Cal - anche perché stiamo ancora facendo l’inventario. Di sicuro tanto, ma non voglio sbilanciarmi in cifre precise prima di aver verificato quante e quali bottiglie sono state portate via».

Gli altri furti

Oltre ad Oderzo, c’è un altro wine shop Aida in provincia di Treviso e si trova a Santa Lucia di Piave. Nel negozio opitergino il commando di ladri è riuscito a lavorare con calma dopo aver sfondato anche la vetrata del caveau. Il mercato clandestino delle bottiglie di vino di pregio è molto redditizio e la refurtiva è facilmente “piazzabile”, soprattutto tra gli esperti e appassionati, anche all’estero.

«Appena scoperto il colpo - spiega Cal - ho subito chiamato i carabinieri. Spero che le indagini possano assicurare i responsabili alla giustizia».

Le indagini partono dalle tecniche ormai classiche. Visione dei filmati delle telecamere della zona e incrocio dei dati dei tabulati telefonici nelle celle attive in zona. Indagini che non si prospettano facili anche perché ad agire è stato un commando di ladri esperti che con ogni probabilità lavoravano da giorni al colpo. È probabile che qualcuno di loro abbia effettuato un sopralluogo interno al negozio confondendosi tra i clienti e individuando il caveau dove erano custodite le bottiglie di maggior valore.«Siamo una realtà attiva dal 2008 - conclude il titolare Sandro Cal - e un furto del genere non ci voleva proprio. In ogni caso andiamo avanti nella speranza che vi siano a breve novità dal punto di vista investigativo».

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