Fondazione rivoluziona Ca’ dei Carraresi a Treviso. Corder tempio del vino, libreria potenziata
Il locale lasciato da Paolo Lai sarà wine store, all’ex tabaccheria i volumi stranieri e le opere per bambini e ragazzi
TREVISO. Rivoluzione a Casa dei Carraresi: la recente chiusura del Corder, dopo la rinuncia di Paolo Lai a proseguire la gestione quello che pure era il suo “locale dell’anima”, ha indotto Fondazione Cassamarca a rivedere la destinazione degli spazi dell’intero compendio tra Cagnan grando e via Palestro, in una della zone più suggestive della città. Anche perché da qualche mese è chiusa la tabaccheria all’angolo con via pescheria. Un’offerta di spazi che si sono resi disponibili nel giro di pochi mesi, attorno al nucleo consolidato del palazzo, ritenuto da Fondazione un piccolo Beaubourg della città, sin da quando ha ospitato a fine anni ’90 il ciclo della grandi mostre impressioniste di Goldin, portatori del grande turismo in città e fautore di una rivoluzione per capoluogo e provincia.
Il presidente di Fondazione, Luigi Garofalo, vuol cogliere la palla al balzo e potenziare l’offerta culturale, in linea con il suo mantra sin da quando s’è insediato sulla prima poltrona dell’istituzione cittadina (a fin e 2018, fra meno di quattro mesi cade il suo mandato). E un progetto c’è già, e circola in queste settimane a Ca’ Spineda, pronto a diventare realtà già nei prossimi mesi, forse già entro fine anno. Trasformare il Corder in un wine store di alto livello – dunque portando lì tutto il reparto vini oggi sul lato destro del salone al piano terra dei Carraresi. Ma non ci sarà solo la vocazione commerciale avvita in collaborazione con l’azienda Balan.
L’obiettivo è di creare al Corder un piccolo tempio del vino, con degustazioni, incontri, piccola rassegne, con i migliori specialisti, a forte vocazione culturale e non solo commerciale. Di più; il nuovo Corder sarà la cantina del ristorante “ Brittoni”, con possibilità per i commensali di scegliersi direttamente la bottiglia gradita tra le offerte degli scaffali. Una sorta di carta dei vini personalissima e diretta. Negli spazi liberati al piano terra dei Carraresi, si potrà potenziare così l’offerta della libreria, dove i volumi non saranno più dirimpettai delle bottiglia.
E a ulteriore riprova di quanto Fondazione voglia investire su cultura e libri, in un centro culturale la cui attività dev’essere scandita da mostre, incontri, conferenze (vedi i giovedì sulle cultura) ed eventi di spessore, ecco che Fondazione ha deciso di ampliare la sua offerta con due nuove sezioni librarie. Una dedicata ai libri stranieri, per lettori sempre più globali e per una città sempre più universitarie ed “internazionale”; l’altra dedita ai libri per bambini e ragazzi, sulla scia anche di alcune positive esperienze a Ca’ Zenobio. Immutata resta, nella revisione dei Carraresi, la presenza del ristorante “ai Brittoni” con vista sulla Pescheria, e l’annesso locale incentrato sul Prosecco e sui cichetti
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