Festa del radicchio, un flop dure accuse all’assessore

CASTELFRANCO. Festa del radicchio, dopo la protesta dei negozianti arrivata alla “serrata” delle vetrine ora il caso approda in consiglio comunale. I consiglieri usciti dalla maggioranza Cristian Antonello, Cristiano Perin e Dino Battistel mettono sotto accusa l'assessore Nazzareno Gerolimetto con un’interrogazione sull'ultima edizione della manifestazione che non hanno remore a definire un "flop" e un'occasione mancata per la città. «Chiediamo all'assessore alle attività produttive i costi della Festa del radicchio e come mai non abbia coinvolto associazioni di categoria e operatori», dichiara Cristian Antonello, «Probabilmente era talmente preoccupato dell'ennesima possibile interrogazione, dopo quella presentata lo scorso anno relativa all’organizzazione della Festa diciamo così sotto tono, che ha voluto a ogni costo organizzare qualcosa, affidando il tutto alla Pro loco che ha tentato all'ultimo di togliere le castagne dal fuoco all'assessore, organizzando una manifestazione che, a detta della Pro loco, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, ma che a nostro avviso è ben lontana non solo dai numeri annunciati ma anche dai livelli di qualità di un tempo». Insomma una manifestazione raffazzonata, secondo gli interroganti. «Si poteva e si doveva fare molto di più», continua Antonello, «Si poteva allestire un capannone che non andasse interamente a occupare la piazza per sei giorni tra l'altro in un fine settimana dedicato ai regali natalizi, creando ovvi problemi ai negozianti. E si doveva fare sinergia con la linfa vitale della nostra comunità visto il tema: dai ristoratori agli istituti superiori come l'Alberghiero e l'Agrario, molto coinvolti in un prodotto come il radicchio castellano, ai commercianti, alle associazioni di categoria. Stendiamo un velo sul fatto che tra le bancarelle ci fosse anche chi vendeva scarpe e bigiotteria». Insomma per Antonello «tutto sbagliato, tutto da rifare», come diceva Bartali. «Pensiamo che questa manifestazione così come pensata e realizzata abbia fatto il suo tempo», conclude il consigliere, «bisogna cambiare decisamente il modo di intendere la promozione del radicchio impiegando meglio il denaro pubblico e spendendo sul campo più idee di quelle viste quest’anno. Siamo parte del consorzio della Strada del Radicchio, ci siede un nostro delegato. Vogliamo sapere qual è la sinergia in campo, visto che anche su questo si spendono soldi pubblici. Ci risulta che sia stato erogato un finanziamento di 10 mila euro per la manifestazione. Non ho dubbi a dire che non sono stati spesi bene. Se non si è in grado di fare le cose all'altezza, bisogna guardare altrove».
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