Farra di Soligo, studente pestato e rapinato dello smartphone
Il minorenne stava rientrando da una serata alla sagra quando un ventunenne gli ha teso un agguato per impadronirsi del suo cellulare. Poi l’aggressore è stato arrestato ed è già stato processato

FARRA DI SOLIGO. Aggredisce un minorenne e gli sottrae lo smartphone. Lo aveva atteso dopo la sagra paesana. Pensava di farla franca, invece è stato riconosciuto da un paio di testimoni. Grazie alla loro segnalazione, Mohammed Kasdi, un 21enne di nazionalità marocchina, è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri di Cison di Valmarino, compagnia di Vittorio Veneto. Per lui sono scattati l’arresto e il processo per direttissima. L’episodio è avvenuto ieri a Farra di Soligo, intorno a mezzanotte.
Mohammed Kasdi, di fatto senza fissa dimora, ha puntato la sua attenzione su un adolescente che stava rincasando dopo una serata trascorsa tra amici. Kasdi conosceva di vista il ragazzino, un connazionale minorenne, residente a Pieve di Soligo. Gli si è avvicinato e all’improvviso gli ha sottratto lo smartphone, un modello Samsung del valore di circa 300 euro. Subito dopo la fulminea aggressione, il 21enne si è rivolto in tono minaccioso al minorenne: «Non avvicinarti, non sai chi sono. Il telefono adesso è mio». A rafforzare la sua intimidazione, Kasdi gli ha sferrato un pugno in piena faccia, quindi un altro violento colpo al costato. «Dammi i numeri per sbloccare il telefono», gli ha intimato, cercando di impadronirsi della password del cellulare.
L’adolescente ha riportato contusioni multiple, giudicate dal pronto soccorso guaribili in una settimana. Grazie a due testimoni che hanno visto l’aggressione in tempo reale e riconosciuto l’aggressore, i carabinieri si sono messi in caccia dello straniero. Mohammed Kasdi, che vive sbarcando il lunario con lavoretti saltuari, è stato intercettato poco dopo le due di notte, nei pressi del luogo dove era avvenuta la rapina. All’interno del suo zaino è stato ritrovato lo smartphone sottratto al minorenne un paio di ore prima. Il ventunenne è stato arrestato con l’accusa di rapina e lesioni personali aggravate. Kasdi, difeso dall'avvocato Graziana Cenna, è comparso ieri in tribunale a Treviso, di fronte al giudice Alberto Fraccalvieri per l'udienza di convalida dell’arresto e il processo per direttissima. Il marocchino ha patteggiato una pena di un anno, otto mesi e venti giorni di reclusione, oltre a 600 euro di multa. La pena è stata sospesa e il giovane non finirà in carcere.
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