Farra di Soligo, l’ex casa vacanze diventa centro di sostegno ai disabili
L’Inps cede l’immobile in comodato d’uso all’Ulss. Saranno assistite soprattutto persone giovani con disturbi alimentari o dello spettro autistico. In una prima fase ospiterà anche profughi ucraini

FARRA DI SOLIGO. Diventerà una struttura di accoglienza e assistenza per persone con disturbi alimentari e dello spettro autistico. È la nuova vita di un immobile bellissimo – quattro piani, 4.400 metri quadrati – e immerso nel verde, l’ex convitto e casa vacanze dell’Enam insegnanti a Farra di Soligo in via Patrioti, con una storia lunghissima (il primo nucleo è censito già nelle mappe napoleoniche) ma un recente passato fatto di abbandono e degrado che rischiava di comprometterne il futuro.
«Un cadavere eccellente», lo ha definito Luca Zaia, riportato in vita grazie a un accordo win-win tra Inps e Ulss2 di Treviso. È proprio dell’Inps la proprietà dei muri, e l’istituto di previdenza ha deciso di affidare l’immobile in comodato d’uso gratuito all’Ulss2. «Lasciarlo vuoto e abbandonato vuol dire vederlo deperire, ammalorare e perdere di valore», spiega Antonio Pone, direttore regionale dell’Inps, «ora tornerà a essere utile per la comunità e soprattutto per le persone che ne hanno più bisogno». Per il momento l’accordo di comodato gratuito dovrebbe essere strutturato su una base di sei anni più altri sei di rinnovo a determinate condizioni.
L’Inps ci guadagna perché l’immobile torna a vivere e sarà sottoposto a manutenzione continua, l’Ulss dal canto suo ottiene uno spazio estremamente funzionale senza doversi accollare le spese d’affitto, bensì solamente quelle della gestione ordinaria e della ristrutturazione compiuta a tempo di record in un mese esatto, per un importo complessivo di trecentomila euro: messa a norma antincendio con trattamenti ignifughi e rilevatori antifumo, sostituzione degli impianti di riscaldamento, messa a norma in termini di sicurezza e porte antipanico, profonda pulizia.
Di fatto diventerà un “hub”, spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2, «per ospitare persone con disabilità legate allo spettro autistico e disturbi alimentari, in modo da insegnar loro, con l'assistenza di personale sanitario, a vivere in autonomia e a lavorare per essere poi trasferiti in strutture “spoke” dopo un periodo qui che potrà essere di sei mesi o un anno. Si rivolge soprattutto a giovani, dai bambini fino ai neo-maggiorenni. Con aziende private lavoreremo all’inserimento lavorativo, mentre per i più piccoli ci raccorderemo con gli insegnanti di sostegno e la scuola. È un percorso di crescita e di uscita dalla famiglia, si partirà con sette-otto ospiti, poi i numeri cresceranno».
Il servizio per gli ospiti sarà gratuito, a carico dell’Ulss. Si parte il primo giugno e, in attesa di selezionare gli ospiti sul territorio, la struttura accoglierà eventuali disabili in arrivo dall’Ucraina. I commenti «Un accordo, quello fra Regione, Ulss 2, Inps e conferenza dei sindaci, unico in Italia. Con questa convenzione abbiamo dato vita a un modello virtuoso di collaborazione che sarà replicabile in tutto il Veneto», ha detto Zaia. «Una struttura bella e un’iniziativa splendida, sinergica, capace di emozionarmi», ha detto il sindaco di Farra, Mattia Perencin.
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