Falliti Slm Group e Siloma L’agonia dei mobilifici

Niente da fare per le due ditte “sorelle” con sede a Vazzola e Pieve di Soligo La crisi del settore del legno continua a far chiudere anche aziende storiche
Di Diego Bortolotto

VAZZOLA. L'accorpamento non ha portato i risultati sperati e si è arrivati ad un doppio fallimento. La Slm Group Srl di Vazzola e la “sorella” Siloma Srl di Pieve di Soligo mercoledì sono state dichiarate fallite. Quello del mobilificio vazzolese, specializzato in arredamento rustico, è stato uno dei primi procedimenti fallimentari avviati in questo 2016, dai giudici di Treviso. La ditta, che aveva nella zona industriale di via Cesare Battisti, era stata inglobata due anni fa dalla Siloma, storica azienda pievigina nata nel 1968, famosa per produzione di camerette per bambini. La crisi nel settore del legno già negli anni scorsi aveva portato degli esuberi e la messa in mobilità di qualche decina di operai. La Siloma aveva affittato il capannone di imballaggio e spedizioni della Slm Group ed una cinquantina di lavoratori erano stati trasferiti da Pieve a Vazzola. La sede della Siloma è in via Toti dal Monte a Barbisano, mentre a Vazzola oltre al secondo stabilimento era stato collocato lo showroom. Il deposito con la richiesta di fallimento è avvenuto lo scorso 4 novembre per la Siloma e il giorno successivo per la Slm, che era in liquidazione. Lo stesso giorno invece, il 13 gennaio, le società sono state dichiarate fallite. Il doppio filo che le aveva unite non ha ottenuto la crescita attesa. Il settore del legno nella Marca Trevigiana già nel 2015 aveva vissuto diverse crisi e quest'anno si apre nel peggiore dei modi. I procedimenti sono in carico a due giudici e curatori differenti e seguiranno ognuno una propria strada. Il termine per i creditori, per l'ammissione allo stato di passivo della Slm Group, è stato fissato al 9 aprile, mentre per la Siloma al 14 marzo. Nei mesi successivi sarà esaminata la situazione del passivo. La Siloma una decina d'anni, nel periodo di massima espansione, quando superava i duecento dipendenti, aveva acquisito tra le altre la ditta di cucine Antares di Vazzola. Per il paese si tratta di un'altra mazzata nel mondo produttivo, dopo che in questi anni avevano già chiuso altre importanti attività, come la Timavo Tivene nel novembre 2014 e ancor prima la Priant Spa, azienda sempre del settore del legno. Per la Timavo, uno storico impianto di tintoria, si cercò senza successo una mediazione con la proprietà, da parte di amministrazione comunale e Regione. La Priant, che realizzava parquet, fallì invece nel 2013. Un imprenditore georgiano successivamente affittò il ramo d'azienda, ma durò solo pochi mesi. All'inizio del 2014 venne dichiarato il fallimento anche della nuova Priant Srl.

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