Ex assessore in cella, San Zenone si sveglia sotto shock

I concittadini difendono Pellizzari, titolare dell'armeria SportGun: «E' un bravo ragazzo»
 
SAN ZENONE.
Un intero paese sotto shock per l'arresto di Denis Pellizzari, titolare dell'armeria e poligono di tiro «Sport Gun» in via Gobba. Il negozio è ancora sotto sequestro. Nessuno preferisce commentare le accuse nei confronti del giovane di traffico illegale di armi. Solo i soci del circolo e qualche amico lo difendono: «E' un bravo ragazzo, speriamo che tutto venga chiarito presto». Dopo lo scandalo dell'arsenale illegale trovato nell'armeria «Sport Gun» di via Gobba, il paese si spacca e c'è chi difende il titolare, Denis Pellizzari, 34 anni. «E' un bravo ragazzo, ha sempre lavorato - dicono in paese - la famiglia è gente onesta e seria». All'indomani del blitz da parte della polizia amministrativa e sociale della questura di Treviso che ha portato al sequestro di oltre 200 pistole, fucili di ogni genere, 13 mila proiettili, 17 chili di polvere da sparo e numerose armi ancora da assemblare, il paese resta in silenzio. Con il raid della polizia è venuto alla luce il mercato internazionale e illegale di armi messo su da Pellizzari. Alcune armi trovate nel magazzino e in un laboratorio di una bifamiliare risultano di provenienza estera. Pellizzari, dal 2004 al 2007, è stato assessore comunale alla sicurezza (era in lista con An) e all'epoca il sindaco era Speranza Marostica, che ha portato a termine il suo secondo mandato. Il giovane aveva lasciato la carica di assessore per dedicarsi anima e corpo alla sua attività che in quell'anno era in fase di avviamento: l'armeria di via Gobba. I suoi colleghi in Comune e l'ex sindaco Marostica non dicono quasi nulla sulla vicenda: «Non c'è alcuna attinenza tra la sua attività amministrativa e quella professionale», afferma l'ex primo cittadino. Per il titolare dello Sport Gun sabato mattina si è aperta la porta del carcere con l'accusa di traffico internazionale di armi. «La situazione è ancora in fase di approfondimento», spiega sintetico il sindaco, Luigi Mazzaro. Intanto la polizia ha messo sotto sequestro il poligono di via Gobba e il magazzino - oltre tre mila metri quadri - con tutto l'arsenale. Ieri mattina il poligono è diventato bersaglio di curiosi e soci che hanno voluto constatare con i loro occhi i sigilli messi dalla polizia. Anche il padre, Francesco Pellizzari, è indagato. Continua la caccia da parte della polizia nei confronti dei potenziali clienti visto che il poligono vanta duemila iscritti.

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