Elezioni comunali a Casale, per Biotti una grosse koalition: in corsa Golisciani e l’outsider Sartorato

Lega, Italia Viva, Fdi e Pd alleati appoggiano l’ex vicesindaco

Tutti contro la consigliera uscente, erede di Stefano Giuliato

Matteo Marcon
AGOSTINI AG.FOTOFILM CASALE SUL SILE ELEZIONI , GENTE IN PAESE
AGOSTINI AG.FOTOFILM CASALE SUL SILE ELEZIONI , GENTE IN PAESE

CASALE SUL SILE. È il comune più popoloso della Marca che andrà al voto in questa mini tornata amministrativa, ma è soprattutto uno dei contesti politici dove si sono registrati, nelle ultime settimane, i più clamorosi colpi di scena. A Casale Sul Sile la competizione in vista del 12 giugno è degna del canovaccio della migliore commedia dell’arte, con qualche punta da dramma shakespeariano.

C’è innanzi tutto un’erede “designata” al trono. Si tratta di Stefania Golisciani: classe ‘76, neo mamma, avvocato (in smart working) del prestigioso studio romano Carabba & Partners. Originaria di Napoli si è trasferita a Casale nel 2016. Cinque anni fa è entrata in consiglio comunale, nelle file della maggioranza, con la lista Casale Futura ed è attualmente titolare della delega ai regolamenti e alle convenzioni. La sua candidatura è stata formalizzata già nell’ottobre dell’anno scorso.

La giovane professionista punta alla successione diretta dopo che per 10 anni la guida del comune è stata affidata al sindaco uscente Stefano Giuliato. Nello scenario politico del hinterland trevigiano, Casale sul Sile ha rappresentato un caso molto particolare: qui da 10 anni né il Pd né la Lega toccano palla. La lista civica trasversale “Casale Futura”, pescando di fatto in tutte le aree politiche (soprattutto al centro) già due lustri addietro è riuscita a mettere all’angolo tutti i partiti.

Fin qui tutto bene, ma due mesi fa è arrivato il primo colpo di scena. Primo atto: le dimissioni. Secondo atto: la discesa in campo. Il sorpasso della Golisciani sulla concorrenza interna ha lasciato pesanti strascichi: Lorenzo Biotti, fedele vice del sindaco uscente per quasi 10 anni, ha deciso di andare per la sua strada e di correre contro i vecchi compagni di scuderia (riuscendo nel frattempo a sfilarne qualcuno a suo favore, in particolare il consigliere comunale uscente Andrea Gaidano).

Biotti, titolare del negozio Video Service di via Podgora, si è dimesso dalla carica di vicesindaco nel marzo scorso e un mese dopo ha annunciato ufficialmente la sua discesa in campo. Dalla sua avrà l’appoggio di un’alleanza davvero inedita: Pd, Italia Viva, Lega e Fratelli d’Italia, tutti assieme appassionatamente. La “grossa coalizione” in supporto della lista “Biotti sindaco” è frutto, oltre che del comune desiderio di tornare nelle stanze dei bottoni (o di arrivarci per la prima volta), anche di un intenso e difficile lavoro di mediazione sotterranea che per mesi ha impegnato diverse componenti politiche.

Per Biotti correranno figure come Marco Trabucco, ex forza Italia, già candidato nel 2017 con Generazione Casale e promotore stavolta del progetto “Casale Ora”, e Niccolò Mosco, per il quale il Pd già rivendica il ruolo di vicesindaco in caso di vittoria. Non bastasse questo plot da “C’eravamo tanto amati”, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste è spuntato anche il terzo candidato.

Graziano Sartorato: imprenditore, 59 anni, due figli, titolare della storica falegnameria di famiglia, vive a Casale da 45 anni, è stato fondatore del gruppo parrocchiale festeggiamenti e anima di molte iniziative nel campo del volontariato, nel segno dell’inclusione socialità e della cultura. La sua discesa in campo spariglia ulteriormente i giochi. —

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