Electrolux, si licenziano per fare i nonni: cinquanta dimissioni entro fine mese
Incentivi aziendali da 12 mila a 72 mila euro per chi lascia prima di raggiungere l’età della pensione. C’è chi abbandona il lavoro per accudire i nipoti e chi diventa caregiver di qualche familiare
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Si licenziano per fare i nonni. O per assistere familiari in difficoltà. Accade all’Electrolux di Susegana. L’azienda dimetterà entro la fine di luglio 50 lavoratori che hanno chiesto di andarsene con gli incentivi promessi dal Gruppo svedese.
Tra di loro ci sono appunto alcuni dipendenti che hanno scelto di andarsene, seppur non in età di pensione o di prepensione, potendo contare sul benefit aziendale che arriva a 72 mila euro per chi ha più di due anni dalla quiescenza.
L’INCONTRO DI MARTEDI’
Martedì prossimo la direzione di Susegana incontrerà il sindacato per sottoscrivere l’autorizzazione al licenziamento. La multinazionale svedese ha messo a disposizione 12 mila euro per chi se ne va entro l’ultimo anno di lavoro. La somma raddoppia a 24 mila euro per chi decide di andarsene e gli mancano 2 anni dalla quiescenza.
Interviene infatti la Naspi, cioè la nuova assicurazione sociale per l’impiego, a copertura della disoccupazione per i primi due anni: poco più di 900 euro nei primi 9 mesi, tra gli 800 ed i 900 euro per il periodo successivo. Nessuna assistenza, invece, per il disoccupato oltre il limite dei due anni.
Ecco, dunque, perché è più consistente l’incentivo di Electrolux, fino dunque alla bella cifra di oltre 70 mila euro. Ci sono dei nonni – spiegano i delegati Rsu – che, pur essendo lontani ancora 3-4 anni dalla meritata pensione, scelgono di restare a casa per accudire i nipoti o assistere familiari con particolari necessità.
I contributi per la pensione, d’altra parte, possono versarli in proprio e costano circa 9 mila euro l’anno.
Tra i 50 dimissionari del “gigante del freddo”, oltre la metà appartiene alla categoria dei nonni o dei caregiver.
NONNI E CAREGIVER
Per la verità, l’azienda ha preso in considerazione anche alcune richieste di altri suoi dipendenti che si trovano in particolari difficoltà ed hanno chiesto di essere dimissionati previo incentivo.
Tutte queste opportunità sono state rese possibili dal fatto che l’Electrolux ha nei giorni scorsi assunto a tempo indeterminato 50 contrattisti a termine, che avrebbero dovuto lasciare la ditta in queste settimane.
Dopo queste operazioni, il sito produttivo di Susegana potrà contare su un organico di 1300 persone. Da oggi intanto iniziano le ferie, di tre settimane, a turno. Due settimane il primo turno, altre due il secondo, la settimana successiva a Ferragosto.
Nei prossimi giorni, dunque, la produzione di frigo calerà e pertanto non ci sarà bisogno di ricorrere alla cassa integrazione.
NIENTE CASSA INTEGRAZIONE
Ma per quanto se ne sa al momento, la necessità della cassa integrazione non si dovrebbe porre neppure per la ripresa successiva a Ferragosto.
I delegati Rsu fanno tra l’altro sapere di aver appreso con particolare interesse l’impegno dell’azienda, nel corso di un recente incontro con rappresentanti del Governo, che il Gruppo svedese ritiene “strategico” lo stabilimento di Susegana, così come quello di Porcia.
Si tratta di un’ulteriore conferma che nonostante le difficoltà del momento, vengono di fatto confermati i 110 milioni di investimento nel sito trevigiano, per completare il nuovo stabilimento automatizzato di “Genesi”.
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