Duemila pasti in più alla mensa comunale dei poveri
Impennata delle richieste di aiuto, aumentano i disoccupati da reinserire

L’assessore al Sociale Mauro Michielon e la mensa di solidarietà
Duemila pasti in più in tre anni erogati dalla mensa di solidarietà del Comune di via Risorgimento. E' questa una delle cartine tornasole della crisi economica che affligge ormai da due anni anche il nostro territorio. I dati sono stati raccolti dal settore Welfare del Comune. Nel 2008 i pasti consegnati erano 6.967. Nel 2009 passano a 7.994 e, nel 2010, a 8.894. Utenti della mensa - aperta dal lunedì al sabato - sono maggiorenni italiani e stranieri, che vivono in condizioni di marginalità. Nel 2010 i pasti sono stati consegnati per il 53% a residenti e per il 47% a non residenti, con la partecipazione anche della Caritas Tarvisina nella valutazione dei casi e nella consegna dei buoni. Aumenta quindi il numero di chi ha bisogno di aiuto anche solo per mangiare. Ma si diversifica anche la tipologia di chi è costretto a chiedere sostegno al Comune. A fare domanda dei «borsellini lavoro», forma di inserimento nata per avvicinare le persone in condizioni di marginalità al lavoro, sono sempre di più persone e «capifamiglia» senza un lavoro e con un reddito troppo basso per i propri bisogni e per quelli dei loro cari. In poche parole i «borsellini» si sono trasformati da «pseudo-tirocini» a compensi «una-tantum» per le persone in difficoltà. «L'impennata delle richieste di pasti alla mensa, ma anche le sempre più numerose domande di aiuto che riceviamo ogni giorno, fanno riflettere - spiega l'assessore al Sociale Mauro Michielon - Siamo consapevoli del grave momento di crisi che stiamo attraversando e stiamo facendo di tutto per affrontare questi problemi con l'aiuto delle cooperative sociali e della Caritas che non possiamo che ringraziare». Per servizi come la mensa, gli inserimenti lavorativi, le comunità alloggio e l'asilo notturno nel 2010 sono stati liquidati 254 mila euro (5 mila in più rispetto al 2009 - da segnalare invece la riduzione progressiva dei contributi regionali per questi progetti). La gestione del servizio è affidata in cooprogettazione all'Ati composta dalle cooperative «Alternativa ambiente», «Servire» e «Ceis» che ha ottenuto l'utlimo appalto nel 2008. Il contratto triennale scade a fine settembre. Dal settore Welfare è arrivata la proposta alla giunta di prorogare per altri 6 mesi l'accordo per garantire questi servizi di aiuto. In attesa di valutare l'apertura di un avviso pubblico rivolto a cooperative sociali, consorzi e imprese sociali interessati a progettare insieme al Comune e a gestire i servizi. (l.c.)
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