De Leo guida la cardiologia L’Usl: arriveranno altri primari

Dopo quattro anni l’ospedale di Montebelluna ha finalmente un primario titolare per il reparto di cardiologia, ma la conferenza stampa per la sua presentazione, ieri in municipio, è stata anche l’occasione per parlare della sanità locale e per le repliche del sindaco, Marzio Favero, e del direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, sulle polemiche intorno al San Valentino.
Ecco De Leo
Il nuovo primario è il dottor Alessandro De Leo, 51 anni. Arriva dal Ca’ Foncello dove ha ricoperto il ruolo di dirigente medico fin dal 1999, inoltre nel 1998 è stato consulente presso la cardiologia dell’ospedale di Castelfranco e dal 1999 al 2002 ha collaborato all’insegnamento di cardiologia nell’ambito del corso di laurea in scienze infermieristiche all’università di Padova. Il neo primario, oltre che sull’efficacia tecnica dei trattamenti medici, vuole puntare sull’umanizzazione delle cure attraverso il rapporto medico-paziente che nessuna tecnologia potrà mai far mancare. Il suo discorso è stato breve come già si poteva comprendere dalle sue prime parole: «Sono più abituato ai neon delle corsie e delle sale operatorie che dalle luci dei riflettori», ha spiegato De Leo.
Attacchi al Pd
Benazzi e Favero invece se non ai riflettori sono certo abituati a taccuini, registratori e videocamere e hanno fatto il punto sulla sanità locale con spunti polemici verso il Partito democratico che non hanno mai nominato direttamente. «Da anni si lavora al di là dei campanilismi per un’azienda ospedaliera unica tra Castelfranco e Montebelluna. A Castelfranco c’è il polo oncologico regionale mentre a Montebelluna ci sono tutti i reparti generici. Parlare di declassamento o di chiusura del nostro ospedale non ha senso come il fatto che un partito politico raccolga firme a supporto del comitato in sua difesa il quale dovrebbe essere apolitico», ha attaccato Favero. «Ci sono voluti quattro anni per la nomina del primario di cardiologia non perché siamo stati lenti, ma perché la burocrazia purtroppo non ha i tempi del privato e i concorsi devono seguire un iter di legge ben preciso», ha spiegato invece Benazzi che ha poi ha annunciato come la nomina degli altri primari per i reparti di Montebelluna che non ne hanno ancora uno avverrà entro l’anno. Si dovrà attendere invece un po’ di più per avere il nuovo responsabile della geriatria che ha un primario in carica seppure in scadenza. Alla conferenza hanno partecipato anche il vicesindaco Elzo Severin, il direttore sanitario dell’Ulss 2 Marco Cadamuro Morgante e il primario di cardiolagia del Ca’ Foncello, dottor Carlo Cernetti, che ha sottolineato l’importanza delle aggregazioni per permettere l’esistenza di un servizio sanitario universale efficiente. Presente anche Miranda Tiberio, presidente dell’associazione “Amici del cuore”, che è intervenuta per plaudire alla nomina del nuovo primario dopo un breve botta e risposta con il sindaco dove c’è stato qualche spunto polemico. Non sono mancati infine i ringraziamenti al dottor Ferdinando Alitto per gli anni di lavoro come reggente del reparto che sarà ora guidato da De Leo. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso