Ex Zanussi a Conegliano, previsti un parco pubblico più grande e un beneficio da 18 milioni
Ecco cosa prevede il nuovo (ma non ancora definitivo) masterplan per Borgo Verde. Il cantiere previsto tra un anno. Ma del questionario online per i cittadini non c’è traccia

Ancora nessun questionario sull’ex Zanussi a Conegliano e il Borgo Verde, la fase di concertazione con la popolazione è stata rinviata rispetto all’avvio annunciato per il 3 aprile. Ora, nella pagina dedicata, è stato indicato un più generico “aprile-maggio”. La consultazione avverrà con ogni probabilità online sul sito del Comune, con un questionario che rimarrà a disposizione per un mese. Nei giorni scorsi intanto si sono completati gli incontri tra i tecnici, associazioni di categoria e ordini professionali, dopo che si erano svolti quelli con i consiglieri comunali.
È stata illustrata l’evoluzione dei tre masterplan, con cui sono variate alcune parti dell’accordo pubblico-privato. Il “Masterplan 3”, l’ultimo sebbene non ancora definitivo, prevede un aumento del parco pubblico, che coprirà quasi 45 mila metri quadrati (che sarò realizzato dal privato per il Comune) su 118 mila del totale dell’ex Zanussi.
I nuovi residence del Borgo Verde restano ad una volumetria di 260 mila metri cubi. Confermato il parcheggio multipiano da 500 posti dove attualmente si trova quello a raso in via del Ruio, abbinato a una struttura commerciale-terziario.
«Dal punto di vista economico, il valore complessivo della “Città pubblica” è dato dai 54.250 metri quadrati che passano da proprietà privata a pubblica, il valore delle aree o opere a standard urbanistico realizzate da 13.563.150 euro, il valore delle opere extra per altri 9.133.361», specifica una nota comunale. Il valore pubblico generato dalla riqualificazione è stato calcolato in quasi 27 milioni di euro.
La “convenienza pubblica”, cioè le cifre che il Comune introita sottratte alla contestate esenzione del contributo di costruzione per il Conegliano Real Estate (8,5 milioni), è stata invece calcolata in 18,4 milioni di euro.
«Oltre ai benefici economici e materiali quantificabili», aggiunge la nota comunale, «l’accordo pubblico-privato genera un significativo valore aggiunto per la collettività attraverso una serie di benefici immateriali. Questi benefici, pur non essendo direttamente monetizzabili, rappresentano un elemento fondamentale nella valutazione complessiva della convenienza pubblica dell’intervento».
Dopo il questionario che dovrebbe essere diffuso a breve, verrà stilato un report, che porterà alla progettazione di un nuovo aggiornamento del masterplan, «con l’intento di approdare ad una versione condivisa che darà forma e sostanza all’accordo pubblico-privato». In autunno invece dovrebbe approdare la variante urbanistica per procedere con l’avvio del cantiere che, se le tempistiche saranno rispettate, potrebbe partire tra un anno, nella primavera 2026.
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