C’è un figlio minore, famiglia fatica ad affittare l’alloggio

MOGLIANO. Niente appartamento perché c'è il figlio minorenne: difficoltà e burocrazia di una famiglia straniera in Italia. È il caso di due genitori, con figlio di 12 anni, che arrivano dall'Ucraina,...

MOGLIANO. Niente appartamento perché c'è il figlio minorenne: difficoltà e burocrazia di una famiglia straniera in Italia. È il caso di due genitori, con figlio di 12 anni, che arrivano dall'Ucraina, fuggiti da una situazione di forte instabilità politica. Lei, ex insegnante, è in Italia da qualche anno e ha trovato lavoro come donna delle pulizie. Anche il marito, poliglotta, arrivato da pochi mesi, dopo una difficile ricerca è riuscito a trovare un posto in zona. In questo periodo hanno fatto la spola tra gli uffici del comune nel tentativo di ottenere assistenza, trovando soprattutto rinvii, richieste aggiuntive e situazioni paradossali: «La mamma per molto tempo non è riuscita ad ottenere le detrazioni fiscali perché non aveva la tessera sanitaria e veniva pagata in voucher» racconta una giovane interprete, che si è offerta di aiutare privatamente questo nucleo famigliare. E la ginkana non finisce qui: «Il padre nel tentativo di imparare la lingua si è rivolto al Cpa, ma all'inizio sembrava gratuito e poi invece è emerso che erano corsi a pagamento». A tutto questo, si aggiunge il tentativo di trovare una nuova sistemazione. La famiglia ucraina si è adattata a vivere in un mini appartamento, stanza cucina e bagno. «Rinuncerei a tutti i regali dei prossimi anni se potessi avere una stanza tutta per me dove dormire e studiare» afferma il giovane alunno. Ma la ricerca di un nuovo contratto di locazione non è facile. Proprio la presenza del minore rappresenta un ostacolo. I primi proprietari contattati hanno risposto che cercavano solo famiglie disposte ad acquistare l'immobile, i secondi, pur disponibili all'affitto, hanno preferito evitare. Se dovesse insorgere qualche problema di insolvenza, la presenza del minore rappresenterebbe un ostacolo per eventuali scissioni del contratto o sfratti. Potrebbe andare avanti così ancora a lungo. È questa l'altra faccia dell'accoglienza nel nostro paese. Marcello Criveller presidente del Coordinamento Volontariato Treviso Sud, che proprio una settimana fa ha concluso positivamente i corsi gratuiti per stranieri commenta così: «Non conosco la situazione di questa famiglia, ma cercherò dare il nostro contributo. I nostri corsi sono gratuiti e sostenuti grazie il centro servizi. Penso sia giusto che questa famiglia trovi una stanza per il figlio, mi sembra il minimo. Forse la presenza di un minorenne doveva rappresentare un motivo in più, non un'occasione per rifiutare. Certi appartamenti nella provincia di Treviso se non ci fossero gli stranieri non sarebbero nemmeno affittati». (m.m.)

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