C’è la firma: la cartiera Burgo alla Progest

Già da oggi torneranno nello stabilimento di Mantova 10 operai, saranno 100 entro l’estate del 2016

Mancava solo una firma. Ora c’è anche quella, assieme all’ufficialità.

È’ stata perfezionata l’acquisizione da parte del gruppo Progest di Ospedaletto di Istrana della cartiera Burgo di Mantova. L’obiettivo è quello di arrivare alla riattivazione della cartiera, auspicabilmente, entro l’estate del prossimo anno. Nel frattempo una decina di ex dipendenti verranno assunti già a partire da oggi, al fine di iniziare a lavorare al ripristino della cartiera - dopo il lungo periodo di chiusura - sotto il coordinamento di Francesco Zago (direttore divisione cartiere del gruppo Progest) e di Alfredo Pistoni (responsabile cartiera di Mantova). A partire dalla prossima estate, quando l’impianto dovrebbe entrare a pieno regime, dovrebbero essere circa un centinaio i lavoratori a tornare operativi. Lo scorso marzo il gruppo leader nel settore della carta da imballaggio e packaging aveva presentato un'offerta vincolante per l'acquisto dello storico stabilimento mantovano delle cartiere Burgo. «Un'acquisizione importante», aveva commenta a caldo Bruno Zago, titolare di Progest, «che per la posizione strategica e per le potenzialità dello stabilimento ci consentirà di essere competitivi a livello europeo». All’epoca il cda di Burgo group, alla luce della valenza industriale del progetto, aveva accettato l’offerta vincolante. Ieri, con la firma dell’atto ufficiale di compravendita, l’acquisizione da parte del Gruppo Progest dello stabilimento mantovano delle cartiere Burgo. Tra febbraio e marzo Francesco Zago, direttore della cartiera di Villa Lagarina a Trento nonchè figlio del fondatore e amministratore delegato del gruppo nato nel 1973 a Ospedaletto d'Istrana, aveva visitato almeno tre volte la fabbrica sospesa mantovana. Il 17 marzo i due erano stati raggiunti in elicottero dal patron del gruppo in persona. Segnali evidenti di una svolta nelle trattative per la cartiera chiusa ormai da due anni che ora sono diventati certezza. L'obiettivo dichiarato da entrambe le parti è quello di un rilancio produttivo del sito industriale che tenga conto tanto delle caratteristiche dell'impianto quanto dell'impatto occupazionale sul territorio.

Un'operazione su cui il gruppo Progest ragiona oramai da tempo. Si tratta dell'ennesima acquisizione da parte del gruppo e la ciliegina sulla torta su un 2014 che si è chiuso con fatturati in crescita: ricavi consolidati pari a 351 milioni di euro, registrando un +13% rispetto al 2013. (s.g.)

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