Casa&Cucina: alla Liberal Trattoria, piatti “fusion” ai piedi del Montello
FARRA DI SOLIGO. «Ci sono voluti due anni per trovare il luogo giusto dove realizzare il nostro sogno. E c’è anche voluto un lavoro durissimo per dargli forma, alternando il lavoro in altre cucine all’allestimento del nostro locale, che possiamo dire di aver quasi completamente realizzato con le nostre mani. E che abbiamo finalmente aperto nel dicembre 2019».
La data potrebbe trarre in inganno circa il prosieguo del racconto di Sara Parolin ed Enrico Bassetto, che solo poche settimane prima dello scoppio della pandemia hanno inaugurato la loro “Liberal Trattoria” a Selva del Montello.
Ma, sarà per l’amore che li lega e la passione che li anima, sarà per la giovane età e per le loro idee chiare, il racconto prosegue in modo inatteso: «Con il senno di poi, nonostante lo smarrimento dei primi giorni di lockdown, doverci fermare è stato quasi provvidenziale», afferma Sara.
Video. Da New York alla Liberal Trattoria di Selva, solo per amore del Montello
«Eravamo esausti a causa della fatica fisica dell’apertura e forse ancora di più per la tensione accumulata, quindi lavorare con ritmi dilatati e solo su ordinazione ci ha dato tempo di pensare, di ottimizzare la gestione, di creare o rinsaldare i legami con clienti e fornitori del territorio. Non dico sia stato un periodo facile, ovviamente, ma è stata per noi un’esperienza molto utile».
E il carattere propositivo non manca nemmeno ad Enrico, che conferma: «Anche se eravamo praticamente “appena arrivati” abbiamo sentito chiaro e forte il sostegno sia dei familiari e degli amici, sia dei clienti. Emotivamente è stato molto significativo per non farci intimidire dalle difficoltà e continuare a farci credere in questo nostro progetto». Perché Sara ed Enrico, che si sono conosciuti in una cucina dell’asolano dov’erano entrambi cuochi, sognavano proprio un locale sul Montello, dove lei è nata e di cui Enrico, originario di Vedelago, si è innamorato.
Video. Enrico il cuoco felice di gestire la sala della sua Trattoria sul Montello
E per dare forma a quel sogno Enrico ha anche lasciato i fornelli totalmente a Sara per dedicarsi alla sala, dove ha scoperto talenti e soddisfazioni inattese.
«Mi sono diplomato cuoco all’Istituto Maffioli nel 2010 e ho sempre lavorato in cucina, ma quando abbiamo scelto chi dei due doveva stare in sala non potevo immaginare che mi sarebbe piaciuto così tanto il rapporto con i clienti, che mi sta regalando grandissime soddisfazioni e voglia di perfezionarmi sempre più. Lo sto facendo anche riguardo ai vini, materia che mi appassiona e che avvince anche Sara, così ci stiamo impegnando intensamente anche nel visitare produttori e cantine per allestire la nostra, che desideriamo sia eclettica e curiosa come noi, pur se con un occhio di riguardo alle produzioni locali e ai produttori del Montello ai quali siamo molto legati».
È un legame prioritario, per loro, quello con il Montello. Come racconta bene anche Sara: «Ho scelto l’Istituto Alberghiero perché amavo la cucina ma anche per il mio desiderio di viaggiare, e infatti subito dopo il diploma sono volata a Londra per le mie prime esperienze di lavoro. Ma poi ho sentito il richiamo di casa e sono tornata al mio amato Montello dove ho approfondito prodotti e tradizioni gastronomiche locali, tra l’altro lavorando per un periodo da dipendente proprio nella cucina che ora è la “mia”, quando il locale si chiama Antico Liberal. Ma poi sono ripartita, dapprima per New York, poi per la Germania. E ho lavorato anche in cucine della Sardegna e del Trentino. Quando sono ritornata ho conosciuto Enrico e siamo diventati inseparabili, ci siamo trasferiti sul Montello e abbiamo cominciato la nostra ricerca di un locale tutto nostro».
Video. Nella cantina di Liberal Trattoria: "Prima del vino vengono le persone che lo producono"
E avevano ben chiaro anche il concetto di cucina che ora stanno proponendo, e che sta registrando un più che soddisfacente successo. «Cerco di assemblare in ogni ricetta tutte le mie esperienze», spiega ancora Sara, «dalle ricette della mamma e della nonna alle suggestioni internazionali che più mi hanno colpita. E anche se Enrico è un grandissimo supporto con la sua abilità e creatività, la nostra cucina è tutta femminile, con il contributo fondamentale di Elena Mària che mi aiuta. Anche le materie prime, per quanto possibile, arrivano dagli orti e dagli artigiani del Montello, anche se, poi, a volte le trasformo in combinazioni di sapori estranee alla tradizioni. Ma che restano, allo stesso tempo, confortevoli. La mia, insomma, è una cucina fusion di matrice montelliana».
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