Flash mob dei genitori a Campigo per salvare la scuola: «Ci speriamo ancora»

Lunedì 24 marzo la protesta delle famiglie davanti al plesso dove a settembre non sarà formata la classe prima. La dirigente accusata sul web: «Sono pronta a querelare»

Davide Nordio
Il flash mob davanti alla scuola elementare di Campigo
Il flash mob davanti alla scuola elementare di Campigo

​​​​​I genitori e gran parte dei residenti della frazione di Campigo lunedì 24 marzo hanno protestato davanti alla scuola elementare. Vogliono provare a salvarla. Si sono presentati con i cartelloni, con cui hanno chiesto di mantenere una prima anche per il prossimo anno.

«Solo ottenendo una deroga la scuola potrà avere un futuro», hanno detto dall’associazione Genitori di Campigo. Va detto che le loro speranze sono ridotte al lumicino, la scelta di chiudere è stata già comunicata dalla dirigente e dall’ufficio scolastico. Troppo pochi gli iscritti; e con il loro trasferimento si è salvata almeno la prima di Salvarosa.

Ma sul caso dell’elementare, è intervenuta anche la dirigente. «Con grande rammarico è pervenuta in forma anonima una lettera di grande biasimo per il lavoro della scuola in merito alla gestione delle iscrizioni alla classe prima per il 2025/2026. La lettera che, pare, sia stata inviata al direttore dell’ufficio scolastico regionale Marco Bussetti e al sindaco e non alla scuola, almeno per conoscenza dell’esposto, ha colpito la nostra comunità»: da qui la decisione della dirigente scolastica del comprensivo 2, Alessandra Fusaro, di fare chiarezza sul caso Campigo.

Lo ha fatto con una lunga lettera, ben sette pagine, dove ripercorre tutte le tappe, segnalando le accuse pervenute sui social (medita azioni legali) ma anche altro: «Poco rassicurante è il pensiero letto sui social di un genitore che invita a trasferire in blocco tutti i bambini per far dispetto alla Fusaro, adducendo che così non viene fatta neanche la classe a Salvarosa. Sono rimasta interdetta. Ma perché il dispetto deve essere rivolto a me? Il dispetto è rivolto alle 13 famiglie che vorrebbero avere la classe in un plesso, Salvarosa, che quest’anno vede più iscrizioni di Campigo».

Nella lettera la dirigente respinge ogni accusa dimostrando come il caso sia stato affrontato per tempo. «Fare bene il proprio lavoro non significa accontentare sempre e comunque, soprattutto quando la decisione, come in questo caso non è di diretta competenza: il dirigente scolastico non ha il potere di fare le classi, solo di chiedere in base ai numeri. Per chi necessita di “prove” la richiesta è agli atti della scuola e può essere esibita a chi è portatore di interesse». 

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