Campi da padel coperti, pace fatta con il Comune di Conegliano

Si risolve con una convenzione e un accordo una battaglia durata oltre un anno. Ma l’opposizione attacca: «Si poteva tutelare meglio l’interesse pubblico»

Diego Bortolotto
I campi da padel a Collabrigo
I campi da padel a Collabrigo

Si risolve con un accordo e una convenzione, la battaglia legale tra il comune di Conegliano e il Centro sportivo Collalbrigo. Un contenzioso nato per i campi da padel coperti. Secondo il Comune dovevano essere provvisori. Secondo la società sportiva invece fissi, ed ha avuto ragione. Domani l’approvazione della convenzione passerà in consiglio comunale.

Opposizione all’attacco

Ma l’opposizione va all’attacco su un beneficio pubblico che appare irrisorio.

«Si firma una convenzione – osserva il consigliere Alessandro Bortoluzzi – sostenendo che l’interesse pubblico è concedere uno sconto del 50 per cento ai minorenni residenti nel comune di Conegliano che andranno a giocare lì. Dovranno andare a giocare almeno in quattro, nei giorni feriali dalle 14.30 alle 17.30».

Il dubbio sollevato dalla minoranza, già durante la riunione della commissione urbanistica, è se non si potesse raggiungere un accordo migliore.

«Se si tutela così l’interesse pubblico – aggiunge il consigliere Bortoluzzi – non oso pensare cosa avverrà per cose molto più rilevanti, come l’ex area Zanussi».

I campi da padel di Collalbrigo, alla mattina sono utilizzati come palestra per le lezioni di educazione motoria degli studenti della scuola enologica Cerletti e dell’Itis.

In quell’ambito c’è già un uso pubblico, per l’affitto dei locali alle scuole comunque è già corrisposto un canone agevolato. Di positivo per il Comune è che non dovrà dare risarcimenti ai privati, e che la battaglia nei tribunali si chiude.

La vicenda

Nell’estate del 2023 il Centro sportivo Collalbrigo aveva riconvertito i campi da calcetto in campi da padel, di cui tre coperti, per un investimento circa 400 mila euro.

Il Comune già nel 2022 aveva dato permesso di costruire le strutture, però provvisorie per un periodo di 180 giorni.

Sull’area collinare inoltre un vincolo paesaggistico e il parere della Soprintendenza era stato che vi fosse la «garanzia di stagionalità delle opere e l’effettivo smontaggio delle strutture oggetto di autorizzazione».

A dicembre 2023 quindi il comune di Conegliano aveva emesso un’ordinanza di rimozione delle tensostrutture. Il centro sportivo aveva presentato ricorso al Tar contro il Comune e anche contro Ministero della cultura, che non si era costituito in giudizio.

A gennaio i giudici avevano dato in sostanza ragione alla società sportiva, con la sospensiva alla rimozione e rinviando per la sentenza a un’udienza in questi giorni.

Nel frattempo il Centro sportivo a febbraio aveva ripresentato un permesso a costruire, quindi è arrivato anche il parere positivo della Soprintendenza ed è stata raggiunta l’intesa con l’amministrazione che verrà ratificata domani sera in consiglio comunale.

Il precedente

Negli anni scorsi vi era stato un altro contenzioso del Comune nei confronti un altro impianto di padel, il Centro sportivo Max, nell’area della parrocchia di Lourdes.

In quel caso, l’accertamento era partito da una lettera di un anonimo mandata in Comune, con accuse che si erano rilevate infondate, anzi diffamanti.

Un gruppo di giovani coneglianesi, tra i quali l’ex consigliere comunale Cristiano Basei aveva riqualificato quell’area degradata, ma prima dell’inaugurazione era arrivato lo stop ai lavori.

Anche in quel caso, si era poi raggiunta un’intesa e i campi del Max padel sono diventati un’eccellenza, con 700 soci e una scuola per ragazzi.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso