Un 2025 all’insegna delle Ville Venete
Solo martedì 17 con la tribuna in edicola ci sarà il calendario in omaggio: un anno all’insegna della Grande bellezza
Un regalo di Natale che accompagnerà i lettori per tutto il nuovo anno, quello in edicola domani, martedì 17 dicembre, assieme alla tribuna di Treviso. Ed è un regalo pieno di arte, di storia, di bellezza e di vivacità, il calendario 2025 realizzato in collaborazione con l’Associazione per le Ville Venete. Il calendario allegato gratuitamente al quotidiano è un omaggio alle meravigliose Ville Venete ma anche un invito a conoscerle maggiormente, sia per i loro significati architettonici, storici e paesaggistici, sia per quell’autentica “Civiltà di Villa”, autentica rivoluzione culturale e politica guidata dalla Serenissima, che l’Associazione per le Ville Venete – che ne riunisce i proprietari – sta brillantemente riportando alla ribalta con tante iniziative, questa inclusa.
Sono quattro le splendide dimore trevigiane che scandiranno altrettanti mesi, e che con le loro diverse epoche, stili e storie raccontano come hanno saputo interpretare l’evoluzione dei luoghi di lavoro ma anche di svago che erano in origine affiancando all’agricoltura, soprattutto alla viticoltura, proposte turistiche per visite, soggiorni, esperienze ed eventi.
In ordine cronologico sono il Castello di San Salvatore di Susegana (gennaio): inespugnabile fortezza medievale, vivace salotto letterario ed artistico nel Rinascimento, ottocentesco punto d’incontro di imperatori, principi e nobili di ogni rango e poi gravemente ferito dalla Grande Guerra. Ma che, mirabilmente risanato, è tornato ad essere cornice di eventi culturali e sociali.
E poi il Castello di Roncade (agosto), più correttamente Villa Giustinian-Ciani Bassetti: il palazzo che la nobile famiglia Giustinian costruì a somiglianza del proprio palazzo gotico sul Canal Grande a inizio Cinquecento, e le cui due barchesse laterali speculari già preludono alle simmetrie palladiane.
Trionfo, invece, dell’architettura di Andrea Palladio è la Villa di Maser ritratta a dicembre: una splendida abitazione di campagna consona allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale, la cui immagine del calendario ripropone il prezioso ciclo di affreschi di Paolo Veronese.
In aprile Villa Rechsteiner di Piavon di Oderzo testimonia la multiformità di un complesso nato alla fine del Seicento che, dopo numerosi cambi di proprietà e di utilizzo dei suoi spazi e della vasta tenuta sorta tutt’intorno, afferma ancora con vivacità il suo essere Villa Veneta, con le radici ben piantate nella terra e la capacità di adattarsi allo scorrere del tempo.
E sono solo quattro delle tante Ville Venete della Marca che il calendario vuole invitare a scoprire e a interpretare, anche, come una creatività antica così unica da essere anche una chiave per affrontare il futuro. A partire proprio da quello prossimo: il 2025 alle porte.
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