Redditi a Treviso, tasse in aumento e gap di genere di 10 mila euro

Il reddito medio pro capite dei trevigiani è inferiore a 26 mila euro, con un gap di genere che supera i 10 mila euro. Giovani sempre più poveri: gli under 20 guadagnano in media 7.500 euro all’anno

Andrea Dossi
Monica Giomo, Caf Cgil Veneto
Monica Giomo, Caf Cgil Veneto

 

Redditi fermi, tasse in aumento e gap di genere sempre più ampio. I dati delle ultime dichiarazioni raccolti dal Caf Cgil rivelano che il reddito pro capite dei trevigiani è inferiore ai 26 mila euro, la differenza tra uomo e donna è di 10 mila euro, in media gli under 20 guadagnano 7.500 euro all’anno.

Sono 71.563 i trevigiani a essersi rivolti al Centro di assistenza fiscale del quadrato rosso per la compilazione del modello 730. I dati raccolti fanno riferimento al 2023.

La fascia d’età con un più alto reddito è quella compresa tra 51 e 60 anni con una media di 25.861,09 euro: qui, però, si amplia al massimo la forbice dei guadagni tra i sessi con una differenza di 10.409,75 euro.

Il reddito medio di chi ha meno di 30 anni non supera i 20 mila euro all’anno, così come gli over 80. Anzi, sommando i redditi di chi si è rivolto al Caf si arriva a una cifra di 815,4 milioni di euro che se divisi per le oltre 71 mila persone assistite, si arriva a una media di 11.395 euro.

Inflazione e spese mediche

Nel 2023 è cresciuto il reddito derivato da fabbricati, quindi dagli immobili dati in affitto, con un +31% rispetto al 2022. L’aumento di reddito per dipendenti e pensionati è, rispettivamente, di +3,9% e +7,3% a fronte di un’inflazione che marcia più veloce.

Nel 2023, sono aumentati i prelievi dell’addizionale regionale e comunale, i maggiormente colpiti hanno un reddito tra 15 e 28 mila euro: per loro 1,05% di tasse in più. Le spese mediche salgono da 6.651 euro a testa nel 2019 a 7.267 nel 2023.

Per acquisto o per costruzione prima casa, nel 2019 994 persone hanno chiesto un mutuo, nel 2023 si scende a 761. Nel 2019, in 960 hanno chiesto un mutuo per l’acquisto della prima casa mentre quattro anni dopo si sale a 749. In merito ai mutui per la costruzione della prima casa, si passa dai 34 ai 12 del 2023.

«In crescita il numero di persone che si rivolge a un intermediario – spiega Monica Giomo, amministratrice delegata di Caf Veneto – La platea dei contribuenti è variegata: dal pensionato alle persone che hanno redditi non usuali, come quelli percepiti all’estero o che possiedono criptovalute, fattori in crescita».

Il commento

«Il gap di genere cresce al mutamento dell’età dove poi ci sono interruzioni di lavoro e part time: le donne fanno fatica ad avere un reddito medio che superi i 20 mila euro – continua Mauro Visentin, segretario generale Cgil Treviso – Aumenta il valore medio pro capite dei redditi da fabbricati, uno specchio di come siano aumentati gli affitti».

«L’inflazione ha corroso il potere d’acquisto e, in più, aumentano le tasse: +10% di imposta netta, quasi +4% di addizionale regionale e +5% quella comunale. Aumentano le spese mediche, ci si rivolge sempre di più al privato. Bisogna cambiare la politica fiscale, senza penalizzare chi paga sempre: non bastano gli aumenti di 1,80 euro di pensione al mese. Dobbiamo allargare la base di chi versa le tasse e provare a mettere la progressività su altri redditi». 

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