Botteon, affari quadruplicati
La carpenteria di Nervesa sta attraversando un periodo d'oro

La carpenteria di Nervesa Botteon
Contratti con le multinazionali, macchinari all'avanguardia e tempi di produzione record. Raccontano così alla Botteon Antonio di Nervesa il successo registrato nel 2010, anno di crisi in cui fatturato e utile sono praticamente quadruplicati. Un caso singolare.
La storica azienda appartiene alla settore della meccanica, tra i più martoriati nel Trevigiano dalla crisi secondo le impietose statistiche di questi ultimi due anni. La ricetta contro la recessione industriale c'è, ma costa anni di investimenti secondo quanto racconta Claudio Pagotto, presidente della ditta passata da 7,5 a 23 milioni di euro di fatturato tra 2009 e 2010 segnando un utile record di 3,5 milioni di euro rispetto ai 950 mila euro dell'anno prima grazie al traino offerto dal boom del fotovoltaico. Tra i principali clienti, la Botteon - attiva nelle costruzioni meccaniche e nella carpenteria leggera - conta infatti la Applied Materials di Olmi, ex Baccini, azienda leader nella produzione di macchine per produzione di cellule fotovoltaiche rilevata nel 2008 dalla multinazionale americana. «Siamo tra i capi commesse della ex Baccini ma di più non possiamo dire - spiega Pagotto -. Si tratta infatti di un'azienda leader a livello mondiale che nell'ultimo anno ha avuto un forte incremento di lavoro. Tutte le nostre lavorazioni sono coperte dal più stretto segreto industriale, blindate da decine di brevetti e da patti di non concorrenza. Un'esperienza che ci ha permesso di cresce allargando la nostra visione e le nostre competenze. Loro lavorano infatti «just in time» che significa che se ci espongono un problema alle 8 del mattino deve essere risolto entro le 4 del pomeriggio. Un ritmo possibile solo se ha le una struttura moderna per poter sostenere i livelli della concorrenza su scala però mondiale». La storica azienda, fondata agli inizi del novecento, è una delle più antiche della Marca, specializzata nelle produzioni in conto terzi, attività rivelatasi la tomba per molte imprese rimaste a secco di commesse con l'avanzare della crisi. Vicissitudini sconosciute nei passati mesi alla Botteon, che ha messo in fila nuovi ordini arrivando ad assumere personale per far fronte agli incrementi di lavoro. Sono ormai una cinquantina i lavoratori fissi, con rinforzi a tempo determinato coordinati da un centro progettazione interno, anima pulsante dell'azienda. Il tutto contenuto in un'area di 9.000 metri quadri. «Abbiamo in casa due linee di montaggio completo solo per il fotovoltaico ma possiamo contare su un ampio portafoglio clienti. Sono oltre 160 quelli che abbiamo servito. A tutt'oggi lavoriamo per ditte come la Comas di Silea, a cui forniamo i macchinari per la lavorazione del tabacco o altre imprese di nicchia come la Forel di Roncade e la Mbm di Nervesa. L'unico antidoto alle recessioni dei mercati sono infatti la diversificazione e gli investimenti».
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