Bici e pedoni dopo anni scatta il divieto
Da quanto esiste la tangenziale dei Treviso? Anni. Parecchi anni. C’è stato il tempo di allungarla, costruire due viadotti, installare quattro autovelox, pensare di allungarla ancora. Eppure nessuno si era reso conto che lì dove vengono fotografate auto che sfrecciano a 200 all’ora, dove transitano camion, moto e migliaia di automobili al giorno era ancora ammesso il transito delle biciclette, e perfino dei pedoni.
Già, se vi fosse saltato in mente di camminare lungo la vecchia “via Adige” sfidando il traffico, non sareste incappati in una multa. Idem se aveste deciso di accorciare la strada da Paese a Silea passando per la superstrada. L’hanno fatto in molti, e purtroppo non sono mancati gli incidenti e i drammi (nel 2008 un ciclista vicentino venne travolto da un tir e morù contro il guardrail). Ora nessuno lo potrrà più fare. Dalla prossima settimana infatti Veneto Strade ha decretato il divieto di transito a cicli e pedoni per tutti gli otto chilometri della tangenziale, e sullo svincolo della TrevisoMare. Più su circa un chilometro di Treviso Mare da Meolo verso il capoluogo, altro tratto di strada dimenticato dai divieti.
Possibile sisia persa di vista la mancanza di un simile divieto. Stupiscono anche a Veneto Strade. La ragione potrebbe ritrovarsi proprio nei vari cantieri che hanno portato via Adige a diventare “tangenziale”. Ma forse non solo a questo. I cartelli verranno installati nelle prossime ore. (f.d.w.)
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