Natale, tutti a casa. Per le aziende trevigiane calo della produzione e due settimane di stop
La manifattura trevigiana chiude l’anno con segnali di stallo. Texa di Monastier fa eccezione, restando attiva anche durante le festività natalizie
Tutti a casa a Natale: le aziende si trovano a fare i conti con una situazione di stallo sul mercato e nella produzione.
La manifattura chiude l’anno in sordina, moda, mobili e auto, soprattutto, fanno fatica, pesa il contesto internazionale sfavorevole, in particolare la frenata della Germania. Anche negli altri comparti l’orizzonte non è così libero da nubi.
Prova ne è l’aumento esponenziale delle richieste di cassa integrazione: non significa automaticamente che verranno usate, ma rappresentano un inequivocabile segno di prudenza da parte degli imprenditori.
I casi
«Chiuderemo nelle feste comandate, resteranno aperti solo alcuni uffici e chi deve finire i progetti può venire in azienda», spiega Francesco De Bettin, presidente della Dba Group di Villorba, «Noi abbiamo mantenuto le previsioni di budget che avevamo stabilito, sono sfidanti, sono previsioni che non promettono grandi crescite, ma nemmeno una diminuzione del valore di produzione, c’è lavoro ma le prospettive sono più nere rispetto all’anno scorso. Stiamo bene ma si sente la contrazione del mercato. Ci sono altri settori che stanno attraversando un periodo più faticoso».
Uno dei settori che ha subito un calo importante negli ultimi anni è quello del mobile.
La 3B Spa si Salgareda chiuderà nel periodo natalizio, Alessandro Bergamo, membro del board, non parla di crisi, ma di un periodo “flat”: «Piatto, come previsto. Nel senso che il mercato è sceso l’anno precedente ed è rimasto flat quest’anno, siamo un po’ cresciuti ma erano le previsioni. Il mercato non si è ripreso, noi esportiamo tanto e la Germania è un po’ ferma, come la Francia e l’Inghilterra», spiega Bergamo.
Chiudere per ferie
«Tutti temporeggiano, noi vendiamo un bene durevole per cui non è un acquisto di impulso. Quando il mercato è incerto, il consumatore ritarda le decisioni dell’acquisto, è anche una cosa psicologica. Non vediamo ancora segnali di recupero rispetto agli anni passati, che sono stati anni in cui si hanno avuto vendite eccezionali, questo non significa che le cose vadano male, ma solo una certa prudenza».
Chiuderà per ferie, come tradizione (sottolinea il suo amministratore) anche la Itlas di Cordignano: «Le ferie servono per riposare e fare le vacanze, sono un motivo positivo per smaltire le ferie, fare manutenzione agli impianti», afferma Patrizio Dei Tos, l’amministratore del Gruppo.
Sul clima economico e produttivo contingente ammette «una certa calma su qualche settore, non su tutti, il periodo delle vacanze natalizie può essere utile per utilizzare ferie e permessi e ripartire con più entusiasmo e positività».
Aperti a Natale
La nota (fuori dal coro) di positività arriva dalla Texa di Monastier, che non chiuderà: durante tutto il periodo natalizio manterrà un presidio costante di un centinaio di persone sulle 700 totali dell’headquarter di Monastier di Treviso.
Saranno garantiti i servizi interni di bar e mensa - fa sapere l’azienda - anni fa, durante le festività invernali rimanevano in funzione principalmente post-vendita e IT, ma con il continuo espandersi dell’azienda in termini di prodotti e mercati, oggi molte altre funzioni di supporto (amministrazione, risorse umane, commerciale, qualità, prototipi) rimangono ugualmente attive.
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