Azienda edile trevigiana sottoposta a interdittiva antimafia

La prefettura di Treviso ha appurato la presenza tra i dipendenti di persone di rilevante caratura criminale appartenenti a famiglie malavitose calabresi

Mafia a Treviso: scatta l'interdittiva per un'azienda edile
Mafia a Treviso: scatta l'interdittiva per un'azienda edile

Il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, ha adottato su proposta del Gruppo Interforze istituito presso la prefettura (di cui fanno parte le Forze di Polizia e la D.I.A.), un’interdittiva antimafia nei confronti di un’impresa trevigiana operante nel settore dell’edilizia.

Il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, che ha firmato l'interdittiva antimafia
Il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, che ha firmato l'interdittiva antimafia

 

Il provvedimento si è reso necessario alla luce degli accertati, consolidati, rapporti economici tra la società interdetta e soggetti riconducibili a organizzazioni criminali.

È stata, in particolare, appurata la presenza - tra i dipendenti della società destinataria dell’interdittiva e tra quelli di altre società in rapporti commerciali con la stessa - di persone di rilevante caratura criminale, appartenenti a famiglie malavitose calabresi e gravati da precedenti specifici in materia antimafia.

 

Tali elementi, in base alla vigente normativa (D. Lgs. 159/2011), sono sintomatici di un pericolo che possa sussistere il tentativo di ingerenza della criminalità organizzata nell’attività imprenditoriale e hanno reso necessario l’adozione del provvedimento in parola.

L’adozione dell’interdittiva conferma la massima attenzione della Prefettura e delle Forze di Polizia nell’attività di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata, a tutela della legalità nel tessuto economico trevigiano.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso