Attentati a Parigi, blitz nel covo dei terroristi: "Abdelhamid Abaaoud è morto"

Assedio di sette ore a Saint Denis, sobborgo della capitale a 800 metri da Stade de France. Si cercava Abdelhamid Abaaoud, mandante della strage del 13 novembre. Nella sparatoria è stato ucciso un terrorista, mentre una donna si è fatta esplodere, era la cugina della mente dell'attacco. In serata il Washington Post dà per morto Abbaoud, dopo che gli esperti della Scientifica hanno setacciato il palazzo di Saint Denis. Intanto a Roma e MIlano sono stati rafforzati controlli e vigilanza per pericolo di attentati. L'Fbi indica i possibili obbiettivi, la Federal Bureau Investigation ha rilanciato ai servizi italiani una informativa a sua volta ricevuta dalla Dea
(151118) -- SAINT-DENIS, Nov. 18, 2015 (Xinhua) -- French policemen block roads near the area of an anti-terrorist police assault in northern Paris suburbs Saint-Denis, France, on Nov. 18, 2015. An anti-terrorist police assault was underway in northern Paris suburbs Saint-Denis for hunting down the 9th suspect of the Paris attacks, BFMTV reported early Wednesday morning. (Xinhua/Ying Qiang)
(151118) -- SAINT-DENIS, Nov. 18, 2015 (Xinhua) -- French policemen block roads near the area of an anti-terrorist police assault in northern Paris suburbs Saint-Denis, France, on Nov. 18, 2015. An anti-terrorist police assault was underway in northern Paris suburbs Saint-Denis for hunting down the 9th suspect of the Paris attacks, BFMTV reported early Wednesday morning. (Xinhua/Ying Qiang)

ROMA. Cinque giorni dopo gli attentati di Parigi, la Francia reagisce: è stata lanciata all’alba un’operazione anti-terrorismo in grande scala a Saint-Denis, sobborgo alla periferia settentrionale di Parigi, un assedio durato circa sette ore. La polizia assicura che "tutti i terroristi sono stati neutralizzati". La tv pubblica France 2 ha reso noto che i terroristi di Saint-Denis si preparavano a commettere attentati all'aeroporto di Roissy Charles de Gaulle e nel quartiere d'affari parigino della Defense.
 

Abdelhamid Abaaoud, chi è la mente degli attentati terroristici di Parigi



L’obiettivo è la mente degli attentati di venerdì e di altre azioni, il belga di origine marocchine Abdelhamid Abaaoud di cui da tempo si erano perse le tracce. La sua presenza all’interno dell’appertamento non è stata ancora ufficialmente confermata, ma sembra non ci fossero nè lui nè Salah. Due i terroristi morti, tra cui una donna che si è fatta saltare in aria durante l’assalto. Un terzo corpo è stato trovato fra le macerie dell'appartamento. La "mente" degli attentati, Abaaoud, non è tra i fermati dalla polizia nel blitz e sembra non fosse nemmeno tra gli jihadisti asserragliati nella casa assediata, dove probabilmente erano almeno in 7 all'inzio del raid. Un altro terrorista (o forse due) sarebbe rimasto trincerato per ore all’interno dell’appartamento, situato nel centro di Saint-Denis (vicina allo Stadio di Francia dove venerdì alle 21,20 è iniziato il massacro), su questo punto però non ci sono conferme, tuttavia la polizia ha fatto sapere, appunto, che tutti i terroristi sono stati "neutralizzati" o fermati.

Il Washington Post dà per morto Abaaoud. La "mente" degli attentati di Parigi, Abdelhamid Abaaoud, è morto ucciso nel raid: lo riferisce in serata il Washington Post che cita fonti dell'intelligence. Il procuratore di Parigi Francois Molins invece riferisce che Abdelhamid Abaaoud e Abdeslam Salah non sono tra i fermati nel raid a Saint Denis, senza però precisare se siano tra gli uccisi, "ancora da identificare". La conferma è giunta dopo che gli esperti della Scientifica hanno setacciato il palazzo di Saint Denis - dai vetri delle finestre, al pavimento crollato dopo le esplosioni - presumibilmente per raccogliere il Dna e altre prove, hanno spiegato al Washington Post le fonti dell'intelligence europea che hanno voluto mantenere l'anonimato. Ulteriori dettagli non sono disponibili. Anche due fonti di alto livello dell'intelligence belga citate dal quotidiano fiammingo De Standaard sostiene la stessa tesi.

Rafforzati controlli e vigilanza a Roma e Milano per pericolo di attentati. In base alle informazioni di possibili attentati in Italia sono stati ulteriormente rafforzati controlli, servizi di vigilanza e posti di blocco a Roma e Milano. A segnalare i rischi per i luoghi di culto di alcune città italiane sarebbero stati servizi di informazione esteri. L'allarme attentati in Italia sarebbe scattato in seguito ad una segnalazione del Fbi che indicava come possibili obiettivi San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala a Milano. Il Federal Bureau Investigation ha rilanciato ai servizi italiani una informativa a sua volta ricevuta dalla Dea. L'Fbi ha anche segnalato alle autorità italiane 5 nominativi sospetti su cui svolgere approfondimenti investigativi. Si tratterebbe di nomi arabi sui quali però al momento non ci sono riscontri.

I Fratelli Brahim e Salah Abdeslam furono interrogati in Belgio prima degli attacchi a Parigi.  Due dei fratelli Brahim e Salah Abdeslam furono fermati e interrogati dalla polizia in Belgio prima degli attacchi terroristici di venerdì 13, ma "non davano segno di costituire una potenziale minaccia", quindi alla fine furono lasciati andare: lo ha ammesso il portavoce della Procura Federale belga, Eric van der Sypt, che ha agigunto che Brahim, uno dei kamikaze fattisi saltare in aria nella capitale francese, "tentò di raggiungere la Siria, ma riuscì ad arrivare soltanto in Turchia". "Fu sottoposto a interrogatorio al suo ritorno, e insieme a lui anche il fratello Salah". "Sapevamo che si erano radicalizzati, "e che avrebbero potuto cercare di andare in Siria, ma non davano segno di costituire una possibile minaccia", ha proseguito il portavoce, confermando che i due non furono neppure segnalati ai servizi segreti francesi. "Se anche lo avessimo fatto, dubito che avremmo potuto arrestarli", si è giustificato. Contro Brahim, in particolare, non si procedette "perchè non disponevamo di prove di una sua affiliazione a un gruppo terroristico". Lo stesso avvenne per Salah, malgrado fosse già noto agli inquirenti per spaccio di droga e avesse un precedente persino per una rapina, nella quale era coinvolto pure Abdelhamid Abaaoud.
 

Chi era la donna-kamikaze. Bionda, cugina di Abdelhamid Abaaoud, il cervello della strage, e secondo BfmTv si chiamava Hasna. Questa in sintesi l'identità della kamikaze di Saint-Denis in base ai primi frammentari elementi, ma la procura non si sbilancia e non commenta limitandosi a dire che stanno lavorando per identificare la donna. Lofti, 50 anni, un testimone del blitz - citato da Le Parisien - racconta: "Ho sentito i poliziotti che parlavano di una donna bionda con i capelli lunghi. Credo si trattasse della kamikaze". Il quotidiano della capitale ricostruisce così il suicidio della jihadista bionda: "Le hanno detto di non abbassare le braccia e di alzare le mani e dopo c'è stata un'esplosione fortissima. Penso sia successo quando ha azionato la sua bomba. Era veramente un'esplosione fortissima. Molti vetri della strada sono andati in frantumi. A quel momento si è iniziato a sparare, senza smettere". Come ha spiegato anche il procuratore di Parigi, Francois Molins, la donna-kamikaze ha azionato il giubbotto esplosivo che portava indosso "all’inizio dell’assalto".

 

Un altro terrorista è stato "ritrovato morto al termine dell’operazione", colpito dai "proiettili e granade" lanciate dalle forze di sicurezza. Secondo una fonte, i terroristi "progettavano un attentato alla Defense", il quartiere finanziario nella parte occidentale di Parigi.


Non ci sarebbe invece, come diffuso in precedenza, un civile tra le vittime della sparatoria. Cinque agenti dello forze speciali della polizia, Raid e Bri, sono rimasti leggermente feriti. Mentre nei primi momenti del blitz è morto un cane poliziotto, Diesel, 7 anni, notizia che la polizia diffonde su Twitter rendendogli così omaggio.


Sette le persone fermate, tre terroristi e quattro sospetti. Uno dei fermati sarebbe il padrone dell'appartamento, un trentenne che ha spiegato di aver ospitato su richiesta di un amico "due persone provenienti dal Belgio: mi hanno chiesto un favore, gliel'ho fatto ma non sapevo che si trattasse di terroristi". In zona c'è anche l’esercito con centinaia di soldati. Coprifuoco in tutto il quartiere, migliaia le persone rimaste bloccate in casa. Mentre dall'edificio del blitz sono state scortate alcune famiglie. La polizia non intende rivelare le identità degli arrestati, mentre secondo qaunto riportato dal giornale belga Derniere Heure, che parla di "informazioni esclusive", uno dei due terroristi morti sarebbe proprio Abaaoud. Tra le persone fermate, tre sono state catturate dalla polizia nell’appartamento assediato per ore, due sono stati acciuffati mentre "cercavano di nascondersi tra le macerie", e gli ultimi due - ha precisato ancora il procuratore - sono appunto il proprietario dell’appartamento che ha dato rifugio ai terroristi e uno dei suoi parenti. Uno è stato portato via in manette, circondato dalle teste di cuoio, con la sola maglietta indosso, nudo dalla cintola in giù.


Il sindaco ha voluto rassicurare che non si tratta di un attentato, ma di un’operazione delle forze di sicurezza e ha raccomandato agli abitanti di non uscire di casa. Anche le scuole del sobborgo a nord di Parigi rimarranno chiuse. Il traffico dei treni tra le stazioni di Saint-Denis Universitè e Saint-Denis Porte de Paris è stato sospeso.


L’operazione è cominciata intorno alle 4:30, quando gli uomini dell’antiterrorismo della polizia giudiziaria e il Raid, sono entrati in azione. La zona è stata transennata e si sono sentiti spari in maniera intermittente almeno per un’ora. Altre esplosioni sono risuonate intorno alle 7:30. Secondo una fonte della polizia, l’obiettivo dell’assalto è Abdelhamid Abaaoud, l’uomo che si ritiene sia stato il "cervello" degli attentati di venerdì. Membro dell’Is, che ha rivendicato gli attentati, questo jihadista belga di 28 anni, soprannominato Omar Soussi o Abou Omar al-Baljiki, è ricercato da gennaio ed è sospettato di aver pianificato gli attentati in Belgio.

Allarme bomba in Germania, salta la partita con l'Olanda
German police officers search between the seats of the stadium prior to an international friendly soccer match between Germany and the Netherlands in Hannover, Germany, Tuesday, Nov. 17, 2015 following Friday's attacks in Paris. . (AP Photo/Markus Schreiber)


Ogni auto diretta verso la capitale francese viene fermata e controllata da numerosi posti di blocco nel nord di Parigi. I passeggeri e guidatori vengono invitati da poliziotti armati di mitra a scendere e ad aprire il bagagliaio della loro auto uno ad uno il che sta causando lunghissime file sulle vie d'accesso alla capitale.

Hollande: "Siamo in guerra". "Operazioni come questa ci confermano ancora una volta che siamo in guerra contro il terrorismo", ha detto il presidente francese, Francois Hollande, dopo il blitz, dinanzi a 2mila sindaci, usando per la seconda volta in pochi giorni il termine "guerra". "E non è la Francia, è l’Isis che ha dichiarato la guerra", ha aggiunto, esortando a formare una coalizione internazionale contro l’Is. E mentre continuano i bombardamenti aerei di Francia e Russia (che nelle ultime 72 ore, oltre a fare 33 morti tra i jihadisti, avrebbero messo in fuga i capi jihadisti e le loro famiglie, da Raqqa verso Mosul), la portaerei Charles de Gaulle è salpata da Tolone, alla volta del Mediterraneo orientale per partecipare alle operazioni contro l’Is.


L'allarme bomba sui voli Air France diretti negli Usa. L’Fbi non ha trovato prove "che potrebbero rendere credibili" le minacce che hanno portato le autorità americane a far atterrare nella notte, tra martedì 17 e mercoledì 18 novembre, due voli Air France diretti a Parigi. Il primo volo AF55, un Boeing 777 con 298 persone a bordo, era decollato da Washington e diretto a Parigi è stato dirottato e fatto atterrare all’aeroporto di Halifax nella Nuova Scozia canadese. Un secondo volo Air France AF65, un Airbus A380 con 473 persone a bordo, partito da Los Angeles sempre alal volta della capitale francese è stato fatto atterrare a Salt Lake City nello Utah. Ma a bordo non sono stati trovati ordigni esplosivi.

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