Arriva il conto, picchiano due camerieri del Galeone d'oro di Castelfranco

Al momento di pagare un gruppo di 5 uomini se la svigna: intercettati, scatta la violenza. Poi la fuga in auto a fari spenti
Agostini Castelfranco pizzeria Galeone D'Oro
Agostini Castelfranco pizzeria Galeone D'Oro

CASTELFRANCO. Spariscono senza pagare il conto ma, raggiunti dai camerieri, reagiscono a spintoni e calci mandandone due, tra cui una ragazza, all’ospedale: poi scappano via in auto a velocità folle e a fari spenti in pieno centro. È accaduto martedì sera al ristorante Galeone D’Oro, mentre fuori, in piazza Giorgione, scoppiavano i fuochi d’artificio che hanno chiuso il carnevale castellano..

Cinque uomini che avevano con loro due bambini hanno tentato di volatilizzarsi al momento di pagare il conto, dopo una lauta cena a base di pesce. Erano ben vestiti, ma anche fisicamente ben piazzati, parlavano con un forte accento dell’Europa dell’Est e non davano alcun sospetto che volessero fare i furbi. Ma dopo aver mangiato e bevuto, è scattato il classico trucco della sigaretta: con la scusa di andare fuori a fumare, prima due, poi gli altri si sono alzati dal tavolo, promettendo di rientrare e facendo pure i complimenti al cuoco. Ma quando il personale ha visto il tavolo vuoto è scattato l’allarme: nessuno infatti aveva saldato il conto di circa duecento euro, neanche tanto rispetto alla quantità e alla qualità delle consumazioni.

Cosi due dipendenti del locale sono subito corsi fuori e, nonostante la confusione della folla che assisteva ai fuochi e delle giostre, sono riusciti a intercettare uno dei commensali poco distante, all’altezza dell’Albergo Roma.

«All’inizio sembrava collaborativo rispetto al nostro invito a tornare indietro a pagare», spiega il titolare Loris Corazza, «ma poi la situazione è cambiata improvvisamente». L’uomo in qualche modo è riuscito a far capire ad altri due compari di prepararsi alla fuga: uno di loro ha infatti prelevato l’auto parcheggiata lì vicino.

I due dipendenti del ristorante hanno capito subito quali fossero le loro intenzioni, ma erano anche determinati a non fargliela passare liscia: così si sono frapposti tra l’uomo e l’auto. Ed è a questo punto che sono partite le percosse: calci, pugni, gomitate che hanno lasciato alquanto malconci i due. A questo punto l’uomo è riuscito a salire sull’auto, che si è allontanata ad alta velocità e a fari spenti. I due dipendenti hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso: per la ragazza la prognosi è di dieci giorni per le contusioni subite su tutto il corpo, mentre per il collega, che lamentava una forte contusione alla gamba, di sette giorni.

Poi l’immediata denuncia ai carabinieri ai quali i due hanno fornito elementi utili per risalire all’auto. «In tanti anni di attività non ci era mai accaduto niente del genere», conclude Corazza, «ho il sospetto che queste persone si comportino regolarmente così, vista la naturalezza con cui hanno messo in atto il loro piano». 

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