Apre Dinzu a Montebelluna, il colosso orientale del food preoccupa i ristoratori
Con la nuova apertura salgono a cinque i ristoranti di cucina cinese e giapponese. Guizzo (Montello a tavola): «Questa è un’ulteriore sfida per il nostro comparto»
Arriva Dinzu, ristorante di cucina cinese e giapponese, ad ampliare l’offerta della gastronomia orientale di Montebelluna. In un contesto che vede già diversi locali cittadini proporre nel menu sushi e altre specialità tipiche dell’Estremo Oriente.
Segno dei tempi, che vedono quella cinese tra le comunità straniere più numerose e attive in città. Ma anche dell’evoluzione del gusto dei giovani, sempre più orientati verso le cucine etniche.
Dinzu debutta in via Feltrina, accanto alla pizzeria Al Grappolo d’Oro gestita dalla famiglia Martignago: la stessa dell’assessore ai lavori pubblici Adriano. Il nuovo ristorante fa parte di una catena, la Dinzu Retaurants, che annovera già altri locali a Quinto di Treviso, a Rosà, a Roma lungo la Cassia, a Monterotondo e Capena in provincia di Roma. E pur non avendo ancora aperto i battenti, è già stato mappato online.
Nel sito della catena Dinzu viene infatti annunciata a breve la nuova apertura a Montebelluna, la sesta in Italia. Ancora manca l’allacciamento alla nuova cabina elettrica: lo scavo attraverso il piazzale per posare i cavi sarà eseguito l’ultima settimana di gennaio, quando la pizzeria sarà chiusa per ferie, in modo tale da non bloccare il parcheggio. Quindi presumibilmente a febbraio si terrà il taglio del nastro.
Non si tratta del primo locale di cucina cinese e giapponese che approda in città: in attività ci sono già Yama in piazza Oberkochen, Xiao in via Pastro, Salmon Rise Sushi in via Buzzati, I-Sushi in via Galilei.
E a breve si aggiungerà appunto Dinzu che prende il posto di un ristorante chiuso da tre anni. In un contesto che vede, uno accanto all’altro, la pizzeria Al Grappolo d’Oro e l’albergo, entrambi gestiti dai vari rami dei Martignago, e appunto il ristorante dove aprirà Dinzu. Il locale, in passato, era stato affidato in gestione ad un ex dipendente, tre anni fa aveva chiuso i battenti ed ora subentra in affitto la catena cinese.
I lavori all’interno dell’edificio sono stati già eseguiti da tempo, l’arredo è stato completato, si attende soltanto che vengano ultimati gli allacciamenti poi potranno aprire i battenti.
La notizia viene interpretata in città come un altro segno del dinamismo nelle attività commerciali della comunità cinese, che già gestisce bar e gastronomie, ed ha inoltre aperto attività di sartoria e di parrucchiere.
Una nuova concorrenza sempre più agguerrita per le attività locali? Ce ne sono un certo numero in città: alcuni sono ristoranti veri e propri, altre sono trattorie. E si concentrano soprattutto sul Montello, dove abbondano gli agriturismi.
«Se arriva ulteriore offerta vuol dire che la domanda c’è – riflette Ezio Guizzo, titolare del ristorante Boomerang e presidente dell’associazione di ristoratori Montello a tavola – Sono soprattutto i giovani orientati verso la cucina etnica. Poi tutto dipende da come verrà gestito il nuovo locale. Io conosco un ristoratore cinese, non nella nostra zona, che è un bravo professionista, ma come in tutte le attività c’è chi lavora bene e chi meno bene. È sicuramente una ulteriore sfida con cui dovremo confrontarci mettendo in campo serietà, impegno ed accoglienza. Noi ristoratori montelliani oltre che sulla qualità dei piatti dobbiamo puntare molto proprio sull’accoglienza, deve essere questa la nostra arma vincente».
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