Appassionata di alpinismo e aspirante istruttore del Cai

RONCADE. Sara conosce bene la montagna. La frequenta da tempo, complice il fatto che i genitori Claudio e Antonella sono proprietari di una casetta nel borgo di Erto. Condivide l'amore per le cime, sia d'estate che d'inverno, con il fidanzato Luca Zanchetta di Oderzo, conosciuto qualche anno fa ad un corso di alpinismo. Lui è istruttore sezionale di alpinismo del Cai di Oderzo, lei è aspirante istruttore, entrambi frequentano la scuola di alpinismo "Piave Livenza". Sara sta seguendo il tirocinio formativo per ottenere l'attestazione. L'esperienza, comunque, non le manca, tenuto conto che ha seguito corsi avanzati di alpinismo.
Sara Camolese è nata il 12 luglio 1985. La sua è una famiglia radicata a Sant'Andrea di Riul, piccolissima località tra Biancade e Monastier. In via Casaria, dove Sara, che ha un fratello minore, ha vissuto fino a quando si è trasferita con il suo ragazzo a Oderzo, papà Claudio da decenni è titolare di un'azienda ortofloricola. Nello spazio di tre case vivono i parenti della trentenne, subito a fianco le serre. Ed è qui che mercoledì sera è piombata la notizia del mancato rientro della ragazza.
Ieri mattina i familiari sono partiti verso la Valcellina per seguire le ricerche. Sara aveva raggiunto la casa di Erto approfittando di un paio di giorni di ferie e delle splendide giornate di sole. Non era la prima volta che saliva in montagna per staccare la spina e rilassarsi. Completati gli studi in infermeria, Sara è entrata nel mondo del lavoro. Fa parte dello staff infermieristico del reparto di Chirurgia all'Ospedale riabilitativo di alta specializzazione di Motta di Livenza, dove ieri mattina è piombata la notizia della sparizione della trentenne.
Angosciati i colleghi, a nome del reparto parla il primario Giuseppe Favretto. «Sara è eccellente come persona e come infermiera, una professionista stimata da tutti e benvoluta dai colleghi. La notizia ormai si è diffusa, tutti sono preoccupati», dice il primario. Da ragazzina, Sara aveva frequentato gli scout e anche più di recente aveva partecipato a esperienze di volontariato. La giovane ha messo le sue competenze professionali a disposizione degli allievi del corso di alpinismo base anche quest'anno, tenendo la lezione sul primo soccorso. Frequenta il Cai e soprattutto la scuola di alpinismo da almeno cinque anni. E proprio un gruppetto di amici alpinisti, ieri è salito in Valcellina per seguire le ricerche. «E' una ragazza posata, perfetta, tranquilla, oltre che esperta di montagna e con un fisico atletico e preparato», raccontano gli amici ricordando che tra le passioni di Sara ci sono anche lo sci alpinismo e il podismo. Impossibile ipotizzare cosa possa essere successo alla trentenne, così esperta e scrupolosa, oltre che profonda conoscitrice della montagna e delle sue insidie. In serata, sul gruppo Facebook della scuola di alpinismo "Piave Livenza", è stata pubblicata una foto di gruppo sul Piz Bernina, scattata l'anno scorso durante un corso avanzato di ghiaccio e neve. Sara sorride, il viso incorniciato dal caschetto: «Amicizia e passione, sempre uniti, sempre presenti, sempre positivi #noicicrediamo. Avanti», il messaggio lasciato dagli amici in queste ore di angoscia.
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