Antonela, si prega per il miracolo Il parroco invoca il Beato Toniolo
Rimangono gravissime le condizioni della 46enne investita mentre faceva da scudo ai due figli Il marito assiste giorno e notte anche i bambini. Il papà della donna: «Possiamo solo sperare»

PIEVE DI SOLIGO. Prega e spera la comunità di Pieve di Soligo che tanti anni fa aveva accolto Antonela Kmet e la sua famiglia stringendo con lei un legame sincero e profondo. Sono ore di grande apprensione per la mamma investita lunedì scorso sulle strisce pedonali insieme ai suoi due figli (che hanno riportato ferite non gravi grazie all’intervento della mamma che ha fatto loro da scudo) nei pressi dell’ex municipio di Pieve. In questi giorni di attesa e speranza gli amici, i conoscenti e anche le persone che, pur non avendo un precedente legame con lei si sono però sentite coinvolte nella triste vicenda, si sono riunite in Duomo per recitare il rosario. È questo un periodo particolare per la chiesa di Pieve di Soligo che quest’anno ricorda, attraverso una serie di iniziative, il centenario dalla morte del Beato Giuseppe Toniolo. E proprio al Beato si è rivolto monsignor Giusepppe Nadal, parroco di Pieve, nella celebrazione di ieri mattina, chiedendo un miracolo per la mamma 46enne che lotta tra la vita e la morte in un letto della terapia intensiva del Ca’ Foncello. Unite nella preghiera anche le suore dell’asilo pievigino “Maria Bambina” frequentato prima dal figlio undicenne di Antonela e attualmente dalla figlia di 5 anni. Tra le religiose e la mamma di origini croate si era instaurato un meraviglioso rapporto di collaborazione che aveva condotto Antonela ad accettare con entusiasmo, negli ultimi due anni, l’incarico di rappresentante dei genitori. Con lei un gruppo affiatato di mamme che si adoperano per l’asilo e i suoi circa 130 bambini, e non vogliono abbandonare le speranze. Ieri le telecamere dei principali tivù nazionali sono arrivate a Pieve di Soligo a intervistare i cittadini. Le parole di molti hanno riacceso i riflettori sulla discussa questione del rinnovo delle patenti a persone oltre una certa soglia d’età. A investire mamma e due figli, era stata infatti una donna di 87 anni residente nel Comune che non avrebbe visto i tre perché accecata dalla luce del sole basso all’orizzonte. La polemica si era innescata già sui social subito dopo il drammatico evento di lunedì scorso ed è esplosa ieri apertamente davanti alle telecamere nazionali. Nessuna accusa ma solo parole di speranza dalla famiglia di Antonela arrivata nei giorni scorsi dalla Croazia. «La situazione è costante – ha spiegato papà Guerrino, croato di Pola, che insieme alla moglie di origini baresi e agli altri due fratelli di Antonela, Mirela ed Ettore, ha fiducia nei medici – dobbiamo solo attendere e sperare. Il bambino ha visto la sua mamma due giorni fa e insieme alla sorella si trovano in pediatria a Treviso circondati sempre da tanta gente che li va a trovare. Il loro papà è sempre lì e non li lascia mai». Intanto continuano i messaggi di amici e conoscenti che, per iscritto o di persona, vogliono far sentire la loro vicinanza al marito di Antonela, Marco Fiorini, originario di Roma ma pievigino ormai da molti anni, e a tutti i suoi familiari. Purtroppo al momento nessuno può fare altro che sperare e pregare. Ed è quello che l'intera comunità di Pieve dal giorno del drammatico incidente sta facendo.
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