All'Electrolux di Susegana è l’ora dei robot: posti di lavoro a rischio

SUSEGANA. Le preoccupazioni per il futuro dell’Electrolux di Susegana, dopo la riduzione di 100mila frigo nel budget 2018, anche a causa delle commesse dirottate dall’Ikea sulla Wirphool, potrebbero ridursi o aggravarsi nei prossimi giorni.
Il nuovo appuntamento del Comitato aziendale Europeo Electrolux, dove siedono rappresentanti dei lavoratori italiani di Fim Fiom, e Uilm, è fissato infatti per il 14 dicembre ed è in questo ambito che si saprà dove il “gigante del freddo” orienterà i 700 milioni di euro per l’implementazione dei robot. Parliamo delle innovazioni tecnologiche che la multinazionale ha comunicato di voler attuare nella regione euroafricana (Europa più Nord Africa).
Lo stabilimento di Susegana che vede al proprio interno il centro mondiale di ricerca e sviluppo dei frigoriferi della colosso svedese, potrebbe essere avvantaggiato come location dove sviluppare e investire. Ma sono molti i fattori ambientali e industriali che peseranno sulla scelta. I settecento milioni servono a strutturare complessi industriali con sistemi di produzione dove gli impianti, i robot, i sistemi informatici, agiscono attraverso algoritmi in grado di gestire mole di dati infiniti, in auto apprendimento e collaborazione con le persone, con la possibilità di postazioni di lavoro dove operai e robot lavorano integrati nelle fasi di lavoro, collaborando: Co-Robot.
Fino ad ora gli elettrodomestici sono stati studiati e sviluppati per essere costruiti prevalentemente con l’intervento umano. Ora il salto che Electrolux progetta vede la realizzazione di prodotti di alta gamma, pensati per essere realizzati prevalentemente da sofisticati sistemi d’automazione. Si rende necessaria una generazione di frigoriferi sviluppati ingegneristicamente per essere adatti all’intervento dei robot, del controllo digitalizzato, non solo nel senso di costruzione, ma di autoanalisi in ogni fase del processo.
Intanto ieri Electrolux è intervenuta con un comunicato alla stampa sul caso Ikea: «Durante l’ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, lo scorso 7 novembre, Electrolux aveva già condiviso, con la consueta trasparenza, le informazioni relative al calo di volumi previsto per il 2018 per lo stabilimento di Susegana, dovuto anche a Ikea. Ikea ha fatto una scelta di business ma rimane sempre un grande e importante cliente per l’Italia, per Electrolux e, in una prospettiva futura, anche per Susegana, che comunque è il punto di riferimento per la produzione di frigoriferi a incasso in Europa. Il nostro compito, come azienda, è quello di continuare a soddisfare i nostri clienti, incluso Ikea, evadendo gli ordini con puntualità e consegnando i prodotti giusti in modo tempestivo, in base alle richieste».
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