Allarme bomba in Germania, salta la partita con l'Olanda

Mentre la Germania vive una serata di panico per una serie di allarmi bomba in tutta la città di Hannover, la Francia lancia un nuovo raid aereo su Raqqa, considerata la capitale dell'Is, in risposta agli attacchi terroristici multipli a Parigi del 13 novembre. E Hollande ottiene l'assistenza militare dell'Ue nella lotta al terrorismo.
Allarme bomba in Germania. In serata è stata cancellata ad Hannover la partita di calcio Germania-Olanda, a causa di una "minaccia concreta" di un possibile attentato di matrice islamica. Lo riferisce il Wall Street Journal citando fonti della sicurezza tedesche, che avrebbero avuto l'informazione da servizi segreti di un altro paese. "C'era l'intenzione di innescare una carica esplosiva nello stadio" ha rivelato il capo della polizia di Hannover, Volker Kluw, alla tv Ndr. "L'indicazione decisiva l'abbiamo avuta circa 15 minuti dopo l'apertura dei cancelli" ha aggiunto. Evacuato lo stadio. La cancelliera Angela Merkel era in volo con il ministro dell'Interno Thomas de Maizière per partecipare all'evento: la decisione di annullare l'incontro è stata presa in volo e Merkel è subito tornata a Berlino. Scortata in un luogo sicuro la nazionale di calcio tedesca. Chiuse le stazioni della metropolitana del centro di Hannover, evacuata una sala concerti dove poi l'allarme è rientrato e la band tedesca che doveva esibirsi è salita sul palco. Secondo Bild, tutto ruota intorno a due mezzi di soccorso, un'ambulanza e l'auto di un medico d'emergenza, parcheggiate nei pressi dello stadio che sarebbero imbottite d'eplosivo. «Le indicazioni sono diventate sempre più numerose poco prima della partita, inducendomi a consigliare di annullarla» ha detto il ministro dell'Interno Thomas De Maiziere spiegando, in conferenza stampa, di aver agito «nel dubbio per la sicurezza» dei cittadini. De Maiziere ha sottolineato: «la situazione è seria, l'ho già detto». Evacuata anche parte della stazione centrale di Hannover dove sarebbe stato trovato un ordigno pronto ad esplodere. Ma il ministro dell'Interno della Bassa Sassonia ha smentito il ritrovamento di bombe e l'arresto di sospetti.
Hollande chiede l'intervento dell'Ue. Il presidente Francois Hollande, di fronte al Parlamento riunito a Versailles, ha avanzato la necessità di modificare la costituzione per affrontare la situazione di emergenza che il suo Paese sta vivendo. "Siamo in guerra", ha detto, invitando l'Europa ad aiutare la Francia. E dalla Ue è arrivato il "sì" all'assistenza militare. Il Consiglio dei ministri europei della Difesa presieduto da Federica Mogherini ha attivato - per la prima volta nella storia della Ue - la "clausola per la difesa collettiva", prevista dall'art.ìicolo 42.7 del Trattato di Lisbona. Non sarà una missione europea, ma una serie di aiuti bilaterali.
Continua intanto la caccia all'ottavo uomo del commando autore delle stragi di venerdì sera: Salah Abdeslam. Arrestati a Bruxelles i due presunti artificieri del commando. Intanto il rettore e presidente del consiglio francese del culto musulmano, Dalil Boubakeur, ai microfoni dio Europe 1 ha annunciato che la grande moschea di Parigi "chiama a un grande raduno contro il terrorismo" per venerdì alle 14,00.
Nuovo raid francese su Raqqa. La Francia nella notte tra il 16 e il 17 novembre ha lanciato una nuova ondata di raid sulla città siriana di Raqqa. Al secondo raid francese hanno preso parte 10 tra caccia-bombardieri Rafale e Mirage 2000. L'attacco è avvenuto all'1,30 ora italiana. I jet hanno sganciato 16 bombe, ha reso noto il ministero della Difesa di Parigi sottolineando che "Il bombardamento è stato condotto in coordinamento con le forze Usa, ed era diretto a distruggere obiettivi identificati durante voli di ricognizione effettuati da jet francesi", a differenza del primo in cui Parigi aveva colpito postazioni di Isis identificate dal Pentagono.
Chi sono i terroristi degli attacchi a Parigi e che ruolo hanno avuto

Le indagini: arrestati i due artificieri. Continua la fuga dell'ottavo attentatore Salah Abdeslam di venerdì 13 novembre. Non era a Molenbeek, in Belgio luogo il 16 novrembre di una massiccia operazione della polizia. Operazione non infruttuosa, perchè ha portato all'arresto di Mohamed Amri: era a bordo della Golf di cui è anche proprietario su cui sabato 14 novembre Salah Abdeslam era rientrato da Parigi a Bruxelles. Amri è stato l'artificiere del commando. Non sarebbe stato solo: le cinture esplosive dei kamikaze sarebbero state confezionate anche da Hamza Attou, 21, incensurato e anche lui arrestato. In entrambe le abitazioni è stato trovato nitrato di ammonio. Secondo le ultime indagini della polizia parigina, i terroristi del commando erano almeno 9 e non 8, come creduto finora. A confermarlo sarebbe l'esistenza di un video.
I blitz in Germania. Tre persone sono state arrestate ad Alsdorf nei pressi di Aquisgrana, in Germania, in relazione agli attentati di Parigi. Sono due donne e un uomo ma il genere dei fermati ancora non non è stato confermato dalla polizia tedesca: "Abbiamo avuto informazioni circa il fatto che probabilmente uno dei ricercati si trovasse nel nostro territorio". Secondo il giornale tedesco "Aachener Nachrichten", gli arresti sono avvenuti alle 9.30 di stamani, martedì 17, e la polizia tedesca ha agito con diverse unità. Testimoni hanno raccontato di aver visto le auto delle forze dell'ordine fermarsi; quindi gli agenti hanno arrestato i tre, che provenivano dal jobcenter locale, al parcheggio portandoli via in manette. Le forze dell'ordine stanno ricercando anche una quarta persona sospetta, a Baesweiler. Più tardi altre due persone sono state arrestate ad Alsdorf, nei pressi di Aquisgrana. Nel corso della giornata sarebbero state fermate altre due persone, dunque in tutto sette. Ma poi, un portavoce della polizia ha annunciato che sono stati rilasciati tutti: "Non abbiamo nessun elemento che metta queste persone in relazione con gli attentati di Parigi".
Trovata a Parigi una terza auto dei terroristi. L'auto è una Clio nera, immatricolata in Belgio e ritrovata in mattinata nella capitale francese in piazza Albert-Kahn, nel diciottesimo arrondissement - a nord di Parigi -. Era stata noleggiata da Salah Abdeslam. La Clio - spiegano fonti di polizia - potrebbe essere servita alla preparazione degli attentati, me per stabilirlo con certezza si dovranno attendere i risultati delle analisi degli esperti della scientifica.

Trovato telefonino di uno dei kamikaze. Gli uomini che indagano sugli attacchi di Parigi avrebbero trovato in uno dei luoghi degli attentati il telefonino di uno dei kamikaze, a riferirlo è la Cnn citando fonti investigative francesi. Sul display un sms con la frase: "Ok siamo pronti".
Siringhe nella stanza di Salah. Sono state ritrovate parecchie siringhe nella stanza d'albergo dove si appoggiava Salah Abdeslam, l'Appart city a Alfrotville, nella banlieue di Parigi. L'interno delle stanze e le siringhe si vedono chiaramente in un video esclusivo del quotidiano Le Point.fr. Nelle stanze che i giornalisti hanno avuto modo di visitare sono stati ritrovati resti di pizza da asporto consegnati da una pizzeria delle vicinanze e Madeleines al cioccolato (dolcetti simbolo della Francia resi celebri in tutto il mondo dall'opera di Marcel Proust) acquistati nel distributore automatico dell'hotel. Poi il lotto di siringhe, aghi corti e fili da intubazione sparsi sul tavolo tondo del salone. Le analisi della polizia scientifica dovranno determinare se questo materiale medico ha permesso di confezionare le cinture esplosive dei kamikaze o se è servito ad iniezioni ipodermiche.
Abdeslam e i suoi complici sono arrivati nelle due stanze d'albergo a Alfrotville, la 311 e la 312, "due giorni prima di perpetrare il massacro di massa" a Parigi. Fu proprio Abdeslam a prenotare a suo nome le due stanze su booking.com. L'hotel chiaramente non è dotato di telecamere di videosorveglianza. La polizia giudiziaria ha prelevato tracce di Dna degli occupanti e sequestrato il computer alla recpetion. E' anche emerso che in precedenza il fratello, Ibrahim Abdeslam, abbia affittato per una settimana, dal 10 al 17 novembre, una villetta a Bobigny, nella periferia parigina, dove - rivela Europe 1 - è stato ritrovato 'materiale telefonico', probabilmente telefoni e schede sim.
Le dinamiche della fuga di Salah verso Bruxelles. Salah Abdeslam nella notte della fuiga chiese a un amico a Bruxelles, Hamza Attou, per tornare nella capitale belga: "Pronto, puoi aiutarmi? Puoi venire a prendermi a Parigi? Ti pago la benzina e i pedaggi". Lo ricostruisce il Nouvel Observateur, citando un amico di Attou che quella notte ha assistito alla telefonata di aiuto di Salah, poco dopo le 22 mentre gli attacchi erano ancora in corso. Secondo questa testimonianza, dunque, la fuga di Salah non sarebbe stata premeditata o organizzata. Attou, senza auto, avrebbe a sua volta chiesto a Mohamed Amri di andare insieme a Parigi con la Golf di quest'ultimo. I due hanno passato la frontiera francese verso le 3 di notte (tra venerdì 13 e sabato 14) e recuperato Salah a Montreuil dove aveva lasciato la Seat nera, ritrovata poi carica di armi. Alle 9 di mattina di sabato 14 novembre i tre, a bordo della Golf di Amri, sono stati controllati a Cambrai sulla via del ritorno, ma la polizia li ha fatti passare. A quel punto Salah è scomparso, mentre Attou, secondo testimoni, sarebbe rientrato a Bruxelles "in lacrime". Attou e Amri sono stati fermati e arrestati per terrorismo e complicità in attentati terroristici.
Secondo le deposizioni di Hamza Attou, uno dei due autisti che sabato 14 ha riportato il terrorista da Parigi in Belgio, Salah Abdeslam sarebbe stato lasciato dai suoi complici nei pressi dello stadio Re Baladovino di Bruxelles (qui era programmata la partita di calcio annullata tra Belgio e Spagna). Attou e Amri, arrestati per complicità negli attentati, si sono difesi sostenendo di aver svolto solo il ruolo di 'tassisti', senza alcun coinvoglimento negli attentati e senza proprio saperne nulla. Sostengono che sia stato proprio Salah a telefonargli nella notte di venerdì, chiedendo un passaggio. Intanto, il fratello di Salah, Mohamed, ha lanciato un appello perchè si costituisca e ha detto che "la nostra famiglia è triste per non aver potuto fare nulla".
Il fratello di Salah Abdeslam - Brahim Abdeslam, uno dei kamikaze che si è fatto esplodere venerdì 13 - gestiva un bar, "Les B‚guines", a Molenbeek, in Bruxelles, considerato luogo di consumo di sostanze stupefacenti. Fu chiuso per ordine del sindaco Francoise Schepmans, con un'ordinanza del 2 novembre scorso, dopo che controlli di polizia avevano appurato che nel locale si consumavano "sostanze allucinogene proibite".
Allarme terrorismo, annullata Belgio-Spagna. La paura e l'innalzamento dell'allarme terrorismo in seguito agli attacchi di Parigi incombono anche sul calcio. In Belgio annullata l'amichevole con la Spagna prevista per stasera. Scenderà regolarmente in campo invece la Francia colpita al cuore, a Wembley contro l'Inghilterra. Sicurezza innalzata anche a Bologna, dove l'Italia sfida la Romania: ultimo test del 2015 per gli azzurri di Conte. A Castel di Sangro gli azzurrini oggi con la Lituania per le qualificazioni agli Europei.
Nuove perquisizioni a Tolosa e Reims. Dopo le 168 perquisizioni della polizia francese nella notte tra domenica 15 e lunedì 16, gli agenti dell'antiterrorismo sono tornati ad effettuare raid a Tolosa e Reims. Le operazioni stavolta si sono concentrati sul sobborgo di Izards a nord di Tolosa. A Reims è stato perquisito il quartiere conosciuto come Croix Rouge. Tolosa era stato oggetto di una caccia all'uomo a tappeto anche ieri con oltre 200 agenti schierati nel quartiere di Mirail in cui sono state arrestate 5 persone, di cui solo due sono ancora sotto custodia.
La copertina di Charlie Hebdo. Esce in edicola oggi, martedì 17, il settimanale Charlie Hebdo con questa copertina: la scritta "Loro hanno le armi. Che si fottano. Noi abbiamo lo champagne" e l'immagine di un ragazzo crivellato di fori di proiettile, in piedi con una bottiglia in una mano e il bicchiere alla bocca. Lo champagne che sta bevendo esce dai buchi.

Intanto la Tour Eiffel, riaperta lunedì 16, è stata nuovamente chiusa stamattina, martedì 17, per "condizioni di sicurezza non sufficienti" secondo i sindacati della Dama di ferro citate da Bfm-Tv.
Ci fu contatto telefonico attentatori-polizia prima di Bataclan. Lo riporta il quotidiano Le Monde: prima di dare l'assalto al Bataclan, i poliziotti hanno avuto un contatto telefonico con gli attentatori, ma trattare si è rivelato impossibile. Secondo "fonti di polizia e giudiziarie" poco prima dell'assalto finale, quando già la polizia era nell'edificio, uno dei terroristi ha fornito un numero di telefono agli agenti delle teste di cuoio. Il numero è stato passato al negoziatore del team, lo stesso che aveva chiamato Amedy Coulibaly durante il sequestro all'Hyper Cacher. Ma non c'è stata nessuna trattativa: in cinque telefonate i sequestratori, asserragliati "in un corridoio stretto lungo circa dieci metri", hanno solo detto alla polizia di andarsene, altrimenti avrebbero continuato a uccidere ostaggi. Vista l'impossibilità di negoziare, la polizia ha deciso di dare l'assalto, e si è subito trovata di fronte ad uno scenario molto difficile: "Non c'era spazio per circolare - racconta uno di loro a Le Monde - e i terroristi si erano rifugiati dietro gli ostaggi". Ne erano rimasti solo due, perchè‚ il terzo si era già fatto esplodere al piano terra, e sparavano per coprirsi mostrando familiarità con le armi. Ad un certo punto, però, uno è caduto, colpito dagli agenti. Poco dopo, il secondo si è fatto esplodere. L'assalto è durato in tutto tre minuti, ma agli agenti è sembrato "un'eternità".
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