Agrivoltaico, il sindaco di Mogliano lotta con altri 160 colleghi: «No alle speculazioni»
Davide Bortolato, primo cittadino di Mogliano, è il solo primo cittadino veneto nel coordinamento nazionale: «Ora un manifesto al governo, devono cambiare le norme»
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Nasce il “Coordinamento interregionale per problema pale eoliche e fotovoltaico”, composto da 161 sindaci di ogni angolo d’Italia contro la speculazione energetica.
Tra questi il primo cittadino di Mogliano, Davide Bortolato, il solo della Marca e del Veneto. Bortolato, affiancato dall’intero consiglio comunale e dal comitato No Agrivoltaico, sta dando battaglia ad Alfa Toro e al suo progetto per un impianto con una potenza complessiva di 11.780 kWp, che prevede l'installazione di 17.850 pannelli fotovoltaici con un'area di 5,5 ettari all'interno di una superficie agricola in via D’Azeglio.
Così come per l’impianto fotovoltaico della Sicet in via Cavalleggeri, che vedrà le parti di fronte ai giudici del Tar, il principale obiettivo del sindaco di Mogliano è preservare il paesaggio e il territorio comunale.
Per questo, Bortolato ha aderito al Coordinamento. «Le normative vigenti in materia energetica devono essere ripensate e riformate», spiegano i 161 sindaci, «perché stanno favorendo un settore privato in forte espansione, garantendo enormi guadagni con bassi rischi d’impresa grazie agli incentivi pubblici, finanziati dai cittadini attraverso le bollette elettriche e la fiscalità generale».
L’allarme del Coordinamento nasce dall’analisi di un dato: sono stati presentati in Italia circa 6.000 progetti per grandi impianti industriali di energia rinnovabile, superando di oltre cinque volte gli obiettivi del Green Deal europeo. I sindaci hanno quindi sottoscritto un manifesto «per una transizione energetica rispettosa dei territori e dei cittadini», e ancora per «obiettivi di crescita rinnovabili senza speculazione e senza consumare altro suolo».
Il manifesto verrà presentato al governo e ai gruppi parlamentari di opposizione. «Ho aderito al Coordinamento qualche giorno fa», spiega Bortolato, «siamo un gruppo di sindaci che fanno una serie di proposte contro la deturpazione del territorio in nome dell’energia rinnovabile. Questo è anche un modo per rimanere informato, ci confrontiamo su un gruppo Whatsapp. Come recita lo striscione, “Sì al fotovoltaico rispettoso del territorio, no a quello che deturpa il paesaggio”, vogliamo sollecitare il governo affinché ci siano modifiche alle norme, contro ogni speculazione».
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