Addio a Tino Cosma, re delle cravatte dei Vip

Ha esportato il marchio dell'azienda di Motta nel mondo. Aveva 74 anni, martedì l'addio
Tino Cosma aveva inaugurato la fabbrica di Motta in Riviera Scarpa
Tino Cosma aveva inaugurato la fabbrica di Motta in Riviera Scarpa
 
MOTTA DI LIVENZA.
Il made in Italy perde uno degli uomini che ha reso celebre nel mondo lo stile italiano. Tino Cosma è deceduto improvvisamente ieri all'età di 74 anni. Negli anni '60 aveva saputo trasformare il laboratorio artigianale mottense di cravatte del padre Vittorio in una vera Fashion Industry. Oggi «Tino Cosma» è un brand affermato a livello internazionale di inconfondibile stile italiano.
 Cosma è deceduto all'età di 74 all'ospedale di Treviso dove era ricoverato da qualche giorno per curare delle gravi coliche renali. La sua è stata una vita dedicata al lavoro che lo ha portato a trasformare il laboratorio artigianale creato dal padre Vittorio a Motta nel 1946 in una industria della moda internazionale. Tino, figlio primogenito di Vittorio, imprime la svolta decisiva all'azienda nel 1968 firmando la sua prima innovativa collezione di cravatte in seta e aprendo un ufficio commerciale a Milano. Negli anni '70 inaugura la fabbrica di Motta (oggi trasferita sulla Postumia in zona industriale Nord) in Riviera Scarpa con 140 maestre cravattaie. Nel 1983 lo sbarco oltre oceano a New York e da lì non si ferma più. Aprono show room oltre che a Milano e New York anche nel resto degli Usa, Canada, Hong Kong; e punti vendita a Barcellona, Lisbona, Stoccolma, in Grecia ed in Svizzera. Risale allo scorso settembre la partecipazione alla fiera del made in Italy di Mosca, mentre nel luglio scorso il marchio «Tino Cosma» partecipa alla fiera internazionale di New York. Oggi «Tino Cosma» è un brand affermato a livello internazionale nella produzione di cravatte, foulard ed accessori rigorosamente made in Italy. Cinque anni fa la decisione di andare in pensione e di tornare ad abitare a Motta dov'era nato e cresciuto. Contestualmente il marchio dell'azienda è stato ceduto ai partners di Como. Cosma lascia la moglie Enrica e le figlie Raffaella e Alessandra, frutti del precedente matrimonio. «Mio padre aveva la capacità di vedere le cose quando ancora non c'erano e di realizzarle - ha commentato la figlia maggiore Raffaella - ha sempre lavorato tanto: da piccole vivevamo con nostra madre ma da adulte io e mia sorella abbiamo lavorato spalla a spalla con lui avendo cosi la possibilità di conoscerlo meglio. Ha sempre creato e mantenuto dei bei rapporti umani con i collaboratori ma in generale con tutte le persone con cui veniva in contatto. Per godersi la pensione è voluto tornare nel paese dove ci sono tutti i parenti». I funerali saranno celebrati martedì alle 15 nel duomo di San Nicolò a Motta.

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