Addio a Simionato, l’angelo custode delle parrocchie

VIDOR. Addio all’angelo custode delle parrocchie: a 87 anni, si è spento Bruno Simionato. Per una vita sagrestano a Colbertaldo, Vidor e Milano, si è dedicato anima e corpo a tutte le attività di volontariato della sua comunità, fino a quando non si è ritirato per stare vicino alla moglie malata. Oltre alla sposa Libera, lascia la figlia Mariagrazia e i nipoti Fabio ed Ezio. I funerali sono in programma oggi pomeriggio, alle 17.30, nella chiesa parrocchiale di Vidor, che per tanti anni è stata la sua seconda casa.
«Ha lavorato molto come volontario, anche in casa di riposo. Quando serviva qualcosa, lui era sempre presente», ricorda il sindaco di Vidor, Albino Cordiali. Simionato, però, non era conosciuto solo a Vidor. La sua vita si è divisa tra il paese natale e Milano, dove si trasferisce per la prima volta a 6 anni, con il papà e sette fratelli. Sono le esperienze drammatiche della Seconda guerra a risvegliare in lui una fede profonda, e a farlo avvicinare alla chiesa. Tornato a Vidor, nel 1953 sposa Libera, poi lavora anche a Sacile e, per 22 anni, a Milano. Qui fonda il Segretariato lombardo, viene nominato presidente nazionale dei sacristi, e collabora alla redazione della loro rivista. In questa fase, la sua generosità viene conosciuta in tutto il territorio nazionale: è ospite di Mike Bongiorno in una puntata di “Rischiatutto”, dove consegna a un concorrente il distintivo dei sacristi. Una vocazione messa a dura prova da due eventi tragici: la morte del figlio appena 16enne, e un ictus che lo colpisce dopo essere tornato a Vidor. Ma è grazie a queste prove che Simionato intensifica la sua attività di volontario. È spesso tra gli anziani, in casa di risposo, contribuisce alla nascita dell’associazione Arcobaleno e del Comitato festeggiamenti di Bosco, porta la comunione a casa dei malati.
Andrea De Polo
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