A Spresiano carabinieri in banca per l’eredità: «Non vogliono darmi i soldi»

SPRESIANO. Carabinieri in banca per permettere a una signora di incassare l’eredità, di circa 100 mila euro, lasciatale dal compagno defunto. Sono passati cinque mesi da quando, a giugno, la donna, assieme al genero, consegnava tutti i documenti necessari alla filiale di via del Barbaro a Paderno di Ponzano di Veneto Banca, nel frattempo diventata Banca Intesa.
Ma complice il cambio di insegna dell’istituto, e inspiegabili lungaggini burocratiche, la pratica si è arenata. Finché la scorsa settimana il genero ha perso la pazienza. E all’ennesimo rifiuto di corrispondere la cifra alla suocera, ha chiamato il 112. Gli uomini dell’Arma sono arrivati in filiale e hanno chiesto una serie di documenti. I soldi, oggi, ancora non si sono visti.
«Siamo esasperati» racconta il genero della donna, e c’è da credergli visto che l’ultima “carta” chiesta dalla banca, una denuncia di successione, è stata consegnata allo sportello lo scorso 19 giugno. «Ci hanno detto: è tutto a posto, ora vi arriveranno i soldi, ma da quel momento abbiamo atteso mesi, invano» spiega l’uomo. Pochi giorni dopo quel 19 giugno ci sarebbe stato il passaggio da Veneto Banca a Banca Intesa, non certo un dettaglio.
Ma non è un dettaglio nemmeno il fatto che i 100 mila euro del convivente fossero su un conto di Veneto Banca, e che la suocera cui sono destinati (per testamento) non abbia un conto in Intesa. Insomma, la banca ci perderebbe 100 mila euro. E forse qualche rallentamento è dovuto anche a questo.
«Quando sono tornato l’ultima volta, a novembre, mi hanno detto però che mancava una semplice autorizzazione, e che avevo ragione» spiega il protagonista della disavventura, «a un certo punto non ci ho più visto e ho chiamato i carabinieri. Sono arrivati e hanno acquisito dei documenti, il direttore di filiale si è persino scusato e ha ribadito che noi eravamo nel giusto». Una solidarietà rimasta, per ora, sulla carta. Dei 100 mila euro alla suocera nemmeno l’ombra.
Adesso però la beffa rischia di diventare anche costosa: «Sì, perché mia suocera oltre a questa somma ha ricevuto in eredità anche un appartamentino su cui sta pagando tasse e qualche migliaio di euro di tassa di successione. Quei soldi le servirebbero. Visto che non si è mosso nulla ci siamo rivolti a un avvocato, ma anche in questo caso prevediamo tempi lunghi e altre spese». Un’odissea su cui nemmeno le divise dell’Arma, per ora, sono riuscite a mettere la parola fine. Anche se il blitz alla filiale di Paderno, la settimana scorsa, ha fatto capire che suocera e genero fanno sul serio.
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