A Resana c’è la fiera con i trattori d’epoca

RESANA. È iniziata ieri e prosegue oggi a Resana la fiera nel centro del paese. Saranno due giorni in cui artigiani, agricoltori, commercianti e hobbisti potranno esporre i propri i prodotti e...
RESANA. È iniziata ieri e prosegue oggi a Resana la fiera nel centro del paese. Saranno due giorni in cui artigiani, agricoltori, commercianti e hobbisti potranno esporre i propri i prodotti e illustrare le loro attività, accanto a bancarelle di ogni genere, e dove le associazioni potranno promuovere il volontariato e le tante iniziative benefiche fatte e in programma. Anche quest’anno ci sarà la tradizionale rievocazione degli antichi mestieri dove si potranno apprezzare i costumi, le attrezzature e gli oggetti d’altri tempi per non dimenticare la storia e le tradizioni locali.


Quest’anno presso il Campo Fiera - una vasta area sita nel centro di Resana - ci saranno nuovi eventi, in primis l’“Asi tractor show”, un evento nazionale dove si potranno apprezzare trattori e attrezzature agricole d’epoca che arriveranno da ogni parte d’Italia e sfileranno lungo le vie del paese. Il sabato sera e la domenica pomeriggio si svolgerà la battitura del grano e l’aratura “in notturna” con i trattori d’epoca e lo spettacolo è di sicuro assicurato.


Oggi la fiera accoglierà anche il 5° raduno auto aperto a tutti gli appassionati di auto d’epoca Fiat Abarth, con il classico giro lungo le strade della castellana ed il 5° Vesparaduno “Vespeggiando sulle sorgenti del Sile”. Ci sarà anche il 4° raduno dei trattori aperto sia alle aziende che ai privati, con un giro lungo le campagne di Resana, Castelminio e San Marco.


L’assessore alle manifestazione e agli eventi, Matteo Bellinato, in collaborazione con gli uffici di competenza, al fine di rispettare le nuove disposizioni della Prefettura in tema di sicurezza durante le fiere e le sagre ha deciso di posizionare nei varchi di ingresso della Fiera, dei new jersey e altri ostacoli stradali per mettere tutti in sicurezza: «No alla paura, ma non possiamo sperare di essere immuni».


Dario Guerra


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