A Montebelluna la cittadella del padel sulle ceneri dell’ex discoteca

Tutti i dettagli del progetto che Imoco Volley vuole mettere in piedi a Caonada, là dove un tempo sorgeva l’Emmeuno: almeno dieci campi, spazio anche per il beach volley e il bar club house. Maschio: «Pensiamo in grande»

Fabio Poloni
I campi di padel dell’Imoco Center di Villorba: a Montebelluna sorgerà il secondo impianto della società di volley
I campi di padel dell’Imoco Center di Villorba: a Montebelluna sorgerà il secondo impianto della società di volley

Una vera cittadella del padel targata Imoco: sorgerà a Caonada al posto dell’ex discoteca Emmeuno, con dieci campi (almeno) più altri per il beach volley, oltre a spogliatoi, segreteria e bar club house.

Imoco Volley investe ancora sul padel, e lo fa in grande: dopo la costruzione dell’Imoco Center a Villorba in zona Palaverde, inaugurato nell’estate 2023, la struttura di Montebelluna sarà una sorta di replica, e di dimensioni ancora maggiori. «I campi saranno almeno dieci, se riusciamo anche di più», anticipa Pietro Maschio, co-presidente della società di pallavolo femminile campione del mondo.

Il progetto

Il progetto è già stato presentato al Comune di Montebelluna, incontrando «la massima disponibilità», sempre parole di Maschio, «perché tra le altre cose andiamo a riqualificare una zona in degrado e abbandono». Lì infatti, fantasma diroccato e cadente del passato, c’è ancora ciò che rimane della discoteca Emmeuno.

Il terreno è già di proprietà dei soci, l’idea frulla in testa da un po’ e ora inizia a trovare concretezza. I tempi, però, sono ancora un’incognita: 2025 di definizione delle autorizzazioni, 2026 il progetto, come ipotesi.

«Sarà un iter burocratico non certo breve», spiega Maschio: a Villorba il primo approccio concreto è stato nel 2021, l’inaugurazione dei campi a luglio di due anni dopo. A Montebelluna un percorso simile significherebbe apertura nel 2027, ma di mezzo c’è anche la demolizione dello scheletro dell’Emmeuno (lì tra l’altro una volta c’erano anche due campi da tennis).

Grandi dimensioni

Presto anche per parlare dei costi. Quel che è certo, al momento, è che il progetto è molto ambizioso, anche nelle dimensioni. L’Imoco Center di Villorba conta dieci campi (otto coperti), un ristorante bistrot e un centro medico su una superficie complessiva di meno di 12 mila metri quadrati.

Un giocatore in azione su uno dei campi dell’Imoco Center a Villorba
Un giocatore in azione su uno dei campi dell’Imoco Center a Villorba

A Montebelluna il terreno di via Ponte di legno ne misura 22 mila, di metri quadrati: spazio ce n’è per pensare in grande. Anche perché a Montebelluna un’offerta di padel manca del tutto.

«Ma anche se ci fosse già, lo faremmo lo stesso – dice ancora Maschio – e ritengo che una struttura per potersi considerare moderna anche tra dieci anni debba partire da certe dimensioni. Per questo puntiamo ad almeno dieci campi di padel, le dimensioni ce lo permettono, ma anche alcuni da beach volley. Non ci sarà un ristorante come a Villorba ma un bar club house sì, oltre ovviamente a spogliatoi e segreteria».

Parcheggi e viabilità

Andrà riservato uno spazio ampio anche per i parcheggi, perché a differenza di Villorba qui a Montebelluna non ce ne sono proprio: una buona fetta di quei 22 mila metri quadrati, insomma, sarà destinata a un park a raso.

Altro discorso da affrontare è quello della viabilità: la zona è ottima, a ridosso della Feltrina, ma via Ponte di legno è stretta e non certo ideale per un massiccio impatto di traffico. «Penseremo anche a questo, assieme al Comune di Montebelluna – conclude il co-presidente dell’Imoco Volley – ma se quella strada andava bene per una discoteca e il volume di persone che la frequentavano, non credo ci saranno grossi problemi».

Fenomeno padel

Un fenomeno diventato business da ormai almeno tre anni, il padel: il boom con la pandemia, quando era uno dei pochi sport consentiti, poi una popolarità che non si è affievolita, anzi.

Piace agli agonisti, diverte gli amatori, è molto “social”. A Montebelluna, come detto, manca un’offerta di campi all’altezza: si era parlato, nei mesi scorsi, di un interessamento dei gestori del Jungle Padel di Fonte per partecipare al bando di gestione del Tennis club Ostani di Montebelluna e ampliare l’offerta proprio con il padel. Ipotesi che sembra sfumata del tutto, anche perché questo progetto targato Imoco ora stravolge completamente gli scenari.

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